La giunta regionale allo stabilimento Lube

La giunta regionale allo stabilimento Lube

Spacca: Qui per valorizzare l’intelligenza, il legame con il territorio e la solidarietà

 Così il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha motivato la visita della Giunta regionale oggi allo stabilimento della Lube a Treia. L’esecutivo, dopo la riunione settimanale, ha visitato la fabbrica e incontrato i vertici dell’azienda di arredamento: il presidente Luciano Sileoni e l’amministratore delegato Fabio Giulianelli. “In un momento così drammatico - ha detto Spacca - è necessario rinsaldare le fila e mettere insieme tutte le energie disponibili per reggere l’urto di questa difficile fase. Sono tre i motivi che ci hanno portato qui, alla Lube. Il primo è la straordinaria capacità di questa impresa di resistere alla crisi. Il secondo è la conquista dello scudetto della Lube volley: abbiamo voluto festeggiare questa azienda che non pensa solo alla propria crescita ma anche a quella del territorio. Il terzo è la grande solidarietà messa in campo dalla Lube che ha arredato a proprie spese abitazioni per gli sfollati del terremoto in quattro Comuni dell’Emilia Romagna: Sant’Agostino, Finale Emilia, Bondeno e Mirabello”.

L’incontro di stamattina è stato anche l’occasione per ricordare le azioni regionali a sostegno delle imprese e dell’occupazione. Spacca ha citato in particolare gli investimenti sulle infrastrutture materiali (5 miliardi di lavori attualmente in corso) e immateriali (la diffusione della banda larga sul territorio regionale e il progetto cloud computing per la messa a rete di tutto il sistema), l’impegno per riallineare il mondo della formazione con il profilo imprenditoriale regionale per una migliore risposta della scuola e dell’università alle esigenze delle imprese; l’incessante lavoro sull’internazionalizzazione con un’azione pionieristica avviata ormai da molti anni; le azioni a favore della semplificazione, grazie ad una proposta di legge ad hoc. E poi i progetti a sostegno della finanza delle imprese (con il fondo di garanzia che ha attivato 500 milioni di euro di investimenti) e dei lavoratori (con lo stanziamento di 282 milioni di euro di ammortizzatori sociali che hanno sgravato le imprese di pesanti oneri e hanno consentito loro di mantenere il proprio fondamentale capitale umano e professionale).