Un binomio azzardato, forse un nuovo modo di concepire il prossimo futuro o come sostiene l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, “una lente attraverso cui guardare anche a soluzioni nuove rispetto alla crisi”.
“Symbola – continua Marcolini – si è mossa inizialmente sul terreno dell’ambiente e del risparmio energetico, poi allargato ai diritti civili e alla cultura. E le produzioni culturali sono una componente straordinaria per il turismo, per la valorizzazione ambientale, per l’attività ricettivo turistico alberghiera ma anche, fondamentalmente, per la modernizzazione dell’apparato produttivo. Art, design, pubblicità, architettura: sono elementi cruciali e orizzontali che costituiscono un elemento dell’innovazione, un fattore competitivo, perché il grande apparato produttivo – manifatturiero delle Marche possa vincere la sfida della competizione internazionale. Non è quindi un lusso interrogarsi di cultura parlando di impresa né è un indebolimento della discussione sui temi della cultura parlare di industria e di artigianato. E’ proprio questa miscela che ci ha appassionato e che siamo contenti abbia registrato anche l’attenzione di Symbola che celebra il suo rapporto annuale proprio a Treia che è il cuore agricolo delle Marche ma anche sede di una moderna industria di successo”.
“Le Marche – spiega Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola - sono un territorio che punta fortemente sulla cultura e sull’integrazione tra manifattura e produzione culturale per riqualificare il proprio tessuto manifatturiero. Proprio per dare un riconoscimento al percorso avviato dalle Marche abbiamo scelto Treia per il nostro Seminario estivo. Convinti della validità di questa visione, inoltre, quest’anno abbiamo inserito anche la manifattura nella ricerca sull’industria culturale che presenteremo al seminario, riconoscendola quale motore di processi culturali al pari dei settori tradizionali di produzione della cultura”.
“La sfida che ci porta in eredità la globalizzazione economica – dichiara Sara Giannini, assessore regionale alle Attività produttive e Innovazione - è quella di continuare a creare valore utilizzando una quantità inferiore di risorse naturali. Una sfida colta ormai da diversi anni dalla Regione Marche. Di questo si parlerà giovedì mattina nel corso della presentazione della ricerca ‘Marche 5A’ curata da Symbola e Legambiente Marche per l’Assessorato regionale da me guidato”.
Nel pomeriggio di giovedì si parlerà di Marchefactory, con il forum sulle linee strategiche e progettuali per i Distretti Culturali Evoluti delle Marche.
Ospiti di rilievo sono attesi nei due giorni successivi. Venerdì la prima sessione di lavoro “L’Italia che verrà:industria culturale, made in Italy e territori” sarà presieduta da Ermete Realacci, presidente di Symbola; interverranno tra gli altri Stefano Boeri, assessore alla Cultura del Comune di Milano, Roberto Grossi, presidente di Federculture, Alberto Orioli, vicedirettore del Sole 24 Ore e Pierluigi Sacco, ordinario di Economia della cultura IULM. La sessione pomeridiana “innovare, innovare, innovare” sarà introdotta da Domenico De Masi, presidente del Comitato scientifico Fondazione Symbola.
La Giornata di sabato vedrà invece la partecipazione del ministro all’Ambiente, Corrado Clini, del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, di Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria, di Sergio Marini, presidente nazionale Coldiretti, di Franco Bassanini, presidente Cassa depositi.