Infortuni sul lavoro, 46 morti nel 2011 nelle Marche

Infortuni sul lavoro, 46 morti nel 2011 nelle Marche

I dati presentati dall'Inail


Nello scorso anno sono stati denunciati 51mila infortuni in meno rispetto al 2010, con una flessione del 6,6% (da 776mila a 725mila) pari alla media del calo degli infortuni sia “in occasione di lavoro” (-6,5%), sia ‘in itinere’ (-7,1%).
Il numero dei casi mortali è rimasto - per il secondo anno - al di sotto dei mille (920 rispetto ai 973 del 2010) e la relativa diminuzione del 5,4% è stata influenzata esclusivamente dagli infortuni in occasione di lavoro (-8,6%), scesi da 744 a 680 casi. Gli infortuni mortali in itinere, invece, hanno registrato un sensibile aumento (+4,8%, 11 casi in più rispetto al 2010).
Diversa è la situazione della nostra regione dove si sono registrati dati in controtendenza rispetto al dato nazionale (-5.4%) poiché nelle Marche nel 2011 si è registrato un aumento dei morti sul lavoro dai 27 casi del 2010 a 46, di cui circa la metà è riconducibile ai cd. infortuni in itinere (tragitto casa lavoro e viceversa).
Complessivamente nella regione gli incidenti sul lavoro sono diminuiti del 7.6%, contro il -6.6% nazionale: da 25.183 casi del 2010 a 23.278 del 2011. in aumento le malattie professionali da 2.690 casi a 3.259 (+21.2%).
“Il calo nazionale e quello regionale degli infortuni è certamente positivo (ma attenzione alle forti criticità per i casi mortali dovuti all’itinere) frutto delle innumerevoli azioni svolte anche dal sindacato in tema di prevenzione.
Nonostante ciò ribadiamo come possa essere ridotta l’attenzione del Paese su questi temi.
Riteniamo che debbano essere completati tutti i decreti attuativi del D.lgs n.81/2008 mancanti e rilanciato lo spirito della partecipazione e della bilateralità, elementi fondamentali nella formazione dei lavoratori che resta la chiave di volta per ridurre gli infortuni ed i costi sociali.
La diminuzione certamente dovrà essere analizzata in maniera più compiuta anche rispetto alla crisi socio occupazionale in atto, ovvero al calo delle ore lavorate e degli occupati.
Forte preoccupazione esprimiamo per l’aumento degli infortuni in itinere frutto di una società in profonda mutazione che utilizza sempre di più i mezzi propri per recarsi al lavoro anche a causa della particolare morfologia della regione Marche e del pessimo stato della viabilità dovuto anche ai tagli statali ai comuni.”
Analoga preoccupazione è espressa per l’aumento delle malattie professionali.