I ragazzi del Gus ai mondiali antirazzisti

I ragazzi del Gus ai mondiali antirazzisti

Bernabucci: L'importanza dello sport nel rafforzare i legami tra questi ragazzi

Obiettivo dei ragazzi marchigiani è vincere! Come ha sottolineato il presidente del Gus Paolo Bernabucci, “Ho detto loro che se non riportano a casa il mondiale saranno tutti rispediti nel loro paese d'origine”. Sorride Bernabucci, a testimonianza del clima che si respira tra i ragazzi ospiti del Gus, il cui primo obiettivo è divertirsi, “e poi ovviamente vincere”, dice ancora il presidente del Gus, che pone l'accento sull'importanza di "questi momenti di aggregazione, con lo sport a fare da propellente per rafforzare i legami tra questi ragazzi, che solitamente vivono una quotidianità non sempre facile e felice”. Calcio, basket, cricket, rugby, pallavolo e softball, sono gli sport al centro dell’evento, che riunisce anche proposte gratuite di musica live tutte le sere, dibattiti e proiezioni di documentari. Il Gus, Gruppo Umana Solidarietà, ong che opera nella protezione internazionale in diverse sedi nelle Marche ha coinvolto molti ragazzi, i quali hanno partecipato ad una selezione rigorosa. Questa la lista dei convocati accompagnati dagli operatori, Manuela Penna, Responsabile Sprar, Manuela La liscia, Responsabile Fer, Stefano Mosca dello Sprar di Macerata, Diego Baleani dell'Emergenza Macerata ed Elena Pompa dell'Emergenza Montegiorgio. Da Grottammare: Bubakarry Kijera (Gambia) e l'ivoriano Mamourou Sanou. Dal presidio di Falconara Chiaravalle Torrette, il ghanese Enock Asante, Nama Keita (Mali), Bolaji Ajibode (Nigeria), Keita Abdoul Razak (Costa d’Avorio)  Colins Ugoeze (Nigeria); da Montegiorgio, Mohammed Contè (Guinea) e Karim Abdullai (Ghana). Da Jesi, Rashed Walisu (Ghana). Mentre da Macerata sono partiti Kassim Suaraj (Togo) Coulibaly Diaridia (Mali) e il ghanese Tanko Mansur.
L’edizione 2012 non poteva non tener conto del terremoto e del fatto che la manifestazione si svolge a Castelfranco Emilia. Con lo slogan “I Mondiali abbracciano l’Emilia” l’obiettivo è duplice: ribadire l’impegno nella lotta alle discriminazioni e sensibilizzare i partecipanti sulla situazione locale, come ha detto Carlo Balestri, responsabile organizzativo dell’evento.
 

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