La verifica ha riguardato, ovviamente, anche l’idoneità degli strumenti messi a disposizione dalla Ragioneria Generale dello Stato e dal Ministero per l’invio delle ricette. Nel gruppo tecnico la parte medica è rappresentata dai componenti nominati dalle organizzazioni sindacali”. È quanto afferma il dipartimento Salute e Servizi sociali della Regione Marche, in risposta allo stato di agitazione promosso dalla Fimmg Marche in occasione della partenza della ricetta elettronica. “Nel mese di novembre 2011 – ricorda il Dipartimento - il gruppo, all’unanimità, ha dato parere favorevole alle modalità ora messe in discussione. A fronte di questo parere, la Regione ha confermato la pianificazione concordata con il Ministero e si è attivata per dare corso alle fasi operative. Le stesse organizzazioni sindacali, nel corso del 2011, dopo aver adottato il sistema ministeriale (SAC) per l’invio della certificazione di malattia, che di per sé giustifica l’idoneità dello stesso sistema a questo tipo di attività, si sono fermamente opposte alla iniziative previste dal citato piano; ad esempio la formazione svolta in collaborazione con il Ministero, in occasione di eventi nel mese di maggio, ha visto la partecipazione solo del 12% dei medici di medina generale invitati. Inoltre a fronte di perplessità, espresse nel corso del mese di giugno dai componenti delle organizzazioni sindacali del gruppo tecnico, si è dato corso a una ulteriore verifica, presso alcuni studi medici, dei disagi derivanti dalla trasmissione giornaliera delle ricette, rilevando, nelle peggiori condizioni, un effettivo onere massimo di circa 10 minuti, a fine o inizio giornata: periodo nel quale il computer del professionista invia in modo automatico le ricette. L’informatica della sanità marchigiana nella sua complessiva progettualità, prevede per il 2013 la realizzazione del sistema regionale (SAR), ciò per fare fronte, non all’invio delle ricette, ma alla dematerializazzione delle stesse, ovvero la trasformazione della attuale ricetta rossa in un documento elettronico. I professionisti della medicina generale hanno partecipato e partecipano a pieno titolo alla definizione dei servizi previsti per la rete territoriale. Il Ministero con l’accordo di programma, finanzia la maggior parte di 17 milioni di euro previsti per l’intervento progettuale. Di questi finanziamenti, un parte, commisurata con le valutazioni delle organizzazioni sindacali, è destinata alla rete territoriale”.