Sarà questa l’organizzazione strutturale del Trasporto pubblico locale (Tpl) marchigiano nei prossimi anni. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi. “Gli ambiti territoriali così definiti – spiega l’assessore - saranno introdotti nel Piano regionale del Tpl e nel Programma triennale dei servizi. La nostra decisione si inserisce nel progetto più ampio di razionalizzazione e integrazione dei sistemi di trasporto pubblico locale, messo in campo dall’esecutivo regionale per ottimizzare i servizi e contenere la spesa e al quale sta lavorando, da alcune settimane, il competente servizio regionale, affiancato da un pool esterno di esperti, individuati attraverso una procedura a evidenza pubblica. Il programma di efficientamento del Tpl locale, che dovrà risultare da questo lavoro, sarà posto a base delle gare per la riassegnazione dei servizi, previste, a partire dal 2013, per i servizi automobilistici e, dal 2015, per quelli ferroviari”. Alla dimensione regionale competeranno le attività di programmazione, mentre la gestione spetterà agli ambiti territoriali provinciali già individuati nel Programma triennale dei servizi 2004-2006, con alcuni correttivi riguardanti l’inserimento dei servizi urbani, finora gestiti in autonomia dai Comuni. Questo, in seguito a una variazione normativa: l’art 3-bis del D.L. 13/08/2011 n. 138, come modificato dal D.L. 24/01/2012 n. 1, dispone che la dimensione degli ambiti territoriali ottimali e omogenei non deve essere inferiore a quella del territorio provinciale. Pertanto, alla scadenza degli attuali contratti di servizio, prevista per il 30 giugno 2013, tutti i servizi di Tpl urbani ed extraurbani afferenti a un ambito territoriale e per i quali si sia verificata la non realizzabilità di una gestione concorrenziale, dovranno essere affidati a un unico soggetto gestore.