L’appuntamento ha visto partecipare tanti parenti e familiari dei pazienti che sono stati i veri protagonisti del saggio. Il pomeriggio è iniziato con un cocktail di benvenuto ed è proseguito con il saggio per poi concludersi con una cena. Durante il saggio ci sono stati vari momenti in cui i pazienti si sono esibiti in prove di canto e di Taichi, frutto dell’intenso lavoro portato avanti con costanza ed impegno dagli operatori coinvolti e dai pazienti.
Il progetto riabilitativo, infatti, è innovativo e, avviato nello scorso mese di ottobre, è stato rivolto ai pazienti con malattia di Parkinson ed alle loro famiglie ed ha previsto, oltre al classico iter riabilitativo, approcci innovativi come l’uso del canto in terapia ed il Taichi (ginnastica che trae origine dall’omonima arte marziale cinese), nonché attività di supporto psicologico diretta sia ai pazienti che ai loro familiari.
Il progetto si è sviluppato nell’arco di circa 6 mesi ed è terminato appunto con il saggio finale dell’altro giorno.
Il progetto è stato reso possibile dall’intesa tra il Centro Ambulatoriale dell’Istituto Santo Stefano di Ascoli Piceno e AUSER, dal contributo della Fondazione Carisap grazie anche alla collaborazione con l’U.O. di Neurologia dell’Ospedale Mazzoni.
“L’iniziativa - afferma la dott.ssa Silvia Cocci Grifoni, neurologa del Centro di Riabilitazione Ospedaliera e del Centro Ambulatoriale del S. Stefano di Ascoli e referente del progetto - ha inteso sviluppare una nuova relazione terapeutica con una presa in carico più globale che ha previsto, oltre al classico iter riabilitativo, approcci più innovativi come l’uso del canto in terapia ed il Taichi, nonché attività di supporto psicologico diretto sia ai pazienti che ai loro familiari”.
“L’obiettivo – continua la dott.ssa Cocci Grifoni - è stato quello di migliorare la gestione della malattia ottimizzando al contempo le risorse territoriali e del panorama sanitario locale”.