“Occorre - ha detto il vescovo Silvano Montevecchi – un impegno da tutti quanti noi per garantire la sicurezza sociale perché la persona deve essere sempre messa al primo posto”.
L’assessore regionale al Piceno Antonio Canzian, presente al taglio del nastro si è congratulato per la nascita di un centro a servizio dell’anziano.
“In questo momento di difficoltà economiche – ha sottolineato – tutti gli sforzi per razionalizzare il sistema sociosanitario sono utili per utilizzare al meglio le risorse per i servizi. Nel momento in cui l'assistenza domiciliare per l'anziano risulta insufficiente, l'inserimento in un contesto attivo e dinamico, capace di assecondarne stimoli e socializzazione, è fondamentale per il mantenimento ed il miglioramento delle condizioni psico-fisiche del soggetto”.
“Sicuramente - ha concluso Canzian - rappresenta una risposta alle esigenze di inclusione sociale delle persone anziane concepita non solo nel fornire accoglienza, tutela e sostegno ma anche come luogo d’incontro attraverso svariate attività” .
All’interno della residenza polifunzionale di via dei Peschi 64 (nei pressi della Motorizzazione), sono presenti tre tipi di strutture: il centro diurno, la casa di riposo e la residenza protetta. Il centro diurno è una struttura semiresidenziale nata per accogliere persone anziane autosufficenti o disabili, con un livello di autosufficenza ridotto per motivi di natura prevalentemente fisica, che necessitano di assistenza, sostegno e aiuto nello svolgimento delle normali attività quotidiane. La casa di riposo è una struttura di tipo residenziale, finalizzata ad accogliere anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, che non possono vivere da soli né possono essere assistiti dalle proprie famiglie. La casa di riposo, a differenza del centro diurno, offre assistenza infermieristica anche notturna. Infine c’è la residenza sanitaria assistita (Rsa), rivolta a persone anziane e non autosufficienti che sono difficilmente assistibili all’interno dell’ambito familiare (ad esempio malati di Alzheimer).
Nel complesso la struttura potrà accogliere fino a 39 anziani, assistiti dal personale specializzato della cooperativa sociale Gi.Elle.A., che conta operatori socio-sanitari ed infermieri. Ai pazienti verrà garantita l’assistenza medica e riabilitativa secondo le esigenze. La struttura dispone anche di mensa, giardino, luogo di culto, spazi per laboratori, e per attività fisiche e ricreative.