Al 31 dicembre 2011, sono stati circa 12.000 gli imprenditori beneficiari delle misure del PSR e 213 i milioni di euro di contributi erogati. Di particolare rilevanza il pacchetto giovani attraverso il quale sono state ammesse a finanziamento 217 aziende condotte da under 40 per un investimento complessivo di 106 milioni di euro.
Le relazioni del Comitato, presieduto dalla dirigente Cristina Martellini (Autorità di Gestione PSR), si sono aperte con l’illustrazione della RAE - Relazione Annuale di Esecuzione 2011 a cura di Patrizia Bernacconi - Autorità di gestione – Responsabile del Monitoraggio PSR.
Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 delle Marche ha una dotazione finanziaria di 218,93 milioni di euro di risorse comunitarie, per un totale di 485,14 milioni di euro di spesa pubblica complessiva.
Al 31/12/2011 l’attuazione del PSR mostra una fase molto avanzata. Il 72% delle risorse disponibili risulta impegnato, percentuale che sale al 96% se si considerano, oltre agli impegni già assunti, anche le risorse a bando per le quali non è ancora concluso l’iter procedurale.
La relazione indica un residuo di spesa non ancora impegnato di solo il 5%, i pagamenti ammontano al 44% (21% di nuovi pagamenti e 23% di trascinamenti) della dotazione finanziaria tra le misure più importanti in termini di peso economico vi sono quelle per l’ammodernamento delle aziende agricole. La capacità di spesa dei fondi europei è al 161% e pone le Marche tra le prime regioni d’Italia tra quelle per le quali non esiste il rischio di disimpegno delle risorse comunitarie.
Ottime risultanze riconosciute da Emanuela Marinelli - rappresentante della Commissione Europea – che ha fatto poche osservazioni alle procedure ulteriormente migliorate del programma e chiesto alcune delucidazioni in merito all’accessibilità della banda larga. “Apprezziamo molto il lavoro della Regione – ha dichiarato Marinelli – che va oltre quello già previsto dalle regole comunitarie. Sarete certamente in grado con il processo di valutazione che state portando avanti di centrare gli obiettivi specifici della vostra regione”.
L’analisi è proseguita con la relazione di Sabrina Speciale – Autorità di gestione responsabile della valutazione PSR. L’attività di valutazione - ha sottolineato la Speciale – è stata complessa e ha riguardato diverse tipologie. Ci siamo mossi, come richiesto dalla Commissione Europea, misurando gli effetti rispetto agli obiettivi e l’abbiamo fatto con numerose interviste sia agli imprenditori che ai funzionari amministrativi. Abbiamo inoltre chiesto al valutatore di analizzare il lavoro svolto in questo senso allo scopo di conoscere e affrontare le criticità e di migliorare i risultati.
La relazione del valutatore esterno, Virgilio Buscemi della ecoSfera vic srl ha sottolineato il successo dei percorsi formativi che ha raggiunto il 64% del target e che mostra percentuali di giovani e donne in aumento, il trend positivo degli investimenti aziendali che hanno migliorato il valore aggiunto delle aziende, l’apertura della commercializzazione dei prodotti anche alla vendita diretta, la consapevolezza raggiunta sull’importanza delle tematiche ambientali e sicurezza nel lavoro. Qualche incertezza viene dal comparto bio, specie nelle aree montane, dove alcuni imprenditori hanno preferito la commercializzazione tradizionale. Ancora un buon segnale viene dall’adesione delle aziende agricole (oltre 1200) ai Pif - Programmi Integrati di Filiera. In questo comparto, è stato fatto notare da Buscemi, sono molto positive le diversità e le peculiarità di organizzazione emerse tra le filiere. Ciò indica certamente una particolare attenzione al territorio e alle esigenze locali degli imprenditori da parte della Regione che, d’altra parte, dichiara Buscemi “si spende per affrontare e risolvere problemi e questo è un chiaro segnale di buona amministrazione”.
Ma tutto ciò che si realizza a favore del target di riferimento, e in generale della comunità, deve essere ben comunicato. Sono diverse le strategie messe in atto per questo dalla campagna di comunicazione illustrata da Donatella Consolandi dell’agenzia Agorà.
Dall’utilizzo dei media classici ai contenuti multimediali resi disponibili nel sito, ai concorsi nelle scuole, fino al marketing non convenzionale. “Per ogni periodo del Programma – ha detto la Consolandi – si è proposta una varietà di presenza e di linguaggio adatti a coinvolgere sia gli addetti ai lavori che l’opinione pubblica. Ad oggi, è migliorata in modo trasversale la conoscenza dell’opinione pubblica rispetto al mondo rurale al quale viene riconosciuta la capacità di incidere in tutti i comparti, salvaguardando il territorio e la nostra salute”.
Dopo la presentazione della nuova architettura del prossimo periodo di programmazione PSR 2014-2020 a cura di Emanuela Marinelli e l’analisi di Valentina Spinelli – rappresentante del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali- sul quadro generale comunitario, giudicato “piuttosto fluido e con la tendenza alla riduzione dei budget”, Cristina Martellini ha tirato le conclusioni di questo Comitato di sorveglianza.
“Ci ha fatto piacere l’intervento della dottoressa Marinelli, ci fa capire che abbiamo saputo sfruttare le osservazioni degli scorsi anni e quindi la ringraziamo. Così anche gli elementi emersi dalla relazione del valutatore Buscemi che dà conto di un’attività della Regione con risultati importanti ed innovativi nella loro concezione e messa in opera. Una Regione, le Marche, che non ha timore di mettersi in discussione e che si pone a disposizione del valutatore per raccogliere le critiche e migliorare ancora. Per ciò che riguarda il contesto generale, siamo in terreno molto fluido con elementi importanti che entrano in gioco, l’integrazione tra il Ministero dello Sviluppo e quello della Coesione Territoriale è uno di questi, soprattutto rispetto alle programmazioni precedenti. Per quanto ci riguarda abbiamo attrezzato una sorta di cabina di regia interna per la trasmissione di tutte le notizie che riceviamo in un’ottica di impegno e d’integrazione comune. Abbiamo già iniziato in questo senso, spinti dal vice presidente Paolo Petrini, a lavorare tra diverse Autorità di Gestione. C’è poi il progetto Marche 2020 della Regione Marche che approccia, in armonia con quanto detto, tematiche per lo sviluppo integrato del nostro territorio. Tutti noi cerchiamo con attenzione di seguire i rapporti con i rispettivi Ministeri per avere il prima possibile chiara la piattaforma di partenza e muoverci in collaborazione con tutte le forze del territorio”.