Rischio idrogeologico, 700 mila euro ad Acquasanta e Spinetoli

Rischio idrogeologico, 700 mila euro ad Acquasanta e Spinetoli

Per il comune montano arrivano 300 mila euro, 400 per risagomatura alveo e rifacimento argine del Tronto

Il commissario straordinario per l’attuazione dell’accordo, Antonio Senni, infatti  ha ottenuto la disponibilità della prima tranche di risorse ed ha immediatamente dato corso al finanziamento dei primi interventi, individuati tenendo conto oltre che del livello di rischio e della popolazione esposta al rischio stesso, anche del livello di progettazione e del tempo necessario per cantierare l’intervento stesso.

 

Gli interventi previsti sono:

1)    Genga - Gola di Frasassi: Lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa a rischio di Crollo, € 400.000,00;

2)    Acquasanta Terme – Quintodecimo: Disgaggio massi incombenti sulla S.S.n. 4 Salaria e su alcune civili abitazioni € 300.000,00;

3)    Acqualagna-Fermignano -Località Riserva Naturale Statale "Gola del Furlo":  Opere di protezione da fenomeni di crollo sulle pareti rocciose sovrastanti la via Flaminia € 100.000,00;

4)    Piobbico: Consolidamento e riqualificazione  ambientale del versante a monte del capoluogo ed avvio delle indagini geologiche per la predisposizione del progetto per frana da crollo sul monte  Montiego, € 200.000,00;

5)    Lapedona: Centro Storico versante Nord Opere di consolidamento e riduzione del rischio Idrogeologico € 700.000,00;

6)    Borgo Pace:  Capoluogo-Opere di consolidamento, risanamento ambientale e riduzione del rischio idrogeologico sulla scarpata destra del Torrente Auro € 300.000,00;

7)    Spinetoli : risagomatura alveo  e rifacimento argine del fiume Tronto € 400.000,00.

 

Nelle prossime settimane sarà esaminata dal CIPE una seconda tranche di interventi, per totali 13,6 milioni di euro, ad esito della quale seguirà la sottoscrizione di ulteriori 19 convenzioni che consentiranno quindi la realizzazione di altri interventi.

 

“Grazie alla sinergia – rileva l’assessore Eusebi - instauratasi fra la struttura regionale ed il Commissario straordinario Senni, che all’atto della firma ha colto l’occasione per evidenziare l’ottima qualità dei tecnici della Regione, delle Province e dei Comuni, ancora una volta è stato applicato il “metodo Marche” e quindi la progettazione è stata realizzata direttamente dagli uffici degli Enti locali interessati, rendendo così possibile utilizzare i finanziamenti per i lavori da eseguirsi e non farli disperdere in mille rivoli”. Senni ha auspicato che un modello così virtuoso possa essere preso d’esempio da altre strutture commissariali.

“Una ottima notizia per le Marche perché, oltre a ridurre il rischio in  numerosi siti del territorio aumentando così la sicurezza dei cittadini,  sarà possibile effettuare importanti investimenti, ad ulteriore riprova del fatto che la difesa del territorio può rappresentare una grande opportunità. Si crea lavoro e si riduce la necessità di effettuare costosi e dolorosi interventi in emergenza” conclude l’assessore.