Marche Endurance, incontri tra 144 aziende marchigiane e 20 emiratine

Marche Endurance, incontri tra 144 aziende marchigiane e 20 emiratine

Il Conero è al centro di avvenimenti sportivi ippici ed economici

Numeri che l’organizzazione ha reso noto, inserata, a consuntivo della “due giorni” che ha visto, oltre la partecipazione delle 69 aziende odierne, le 75 di ieri. Segno che le aspettative sono molte, come l’esigenza di curare un mercato dalle grandi potenzialità per accompagnare la crescita economica della regione, specie in una situazione di crisi come l’attuale, dove l’innovazione e la capacità di acquisire nuove quote rappresenta una chiave di successo da non trascurare. Confermato anche l’interesse delle aziende emiratine verso le capacità produttive dell’imprenditori marchigiana.

“Stabilire e consolidare i contatti, in vista di nuovi e possibili accordi commerciali con il Paesi dell’area del Golfo”. Era questo l’obiettivo prevalente che ha spinto numerosi imprenditori marchigiani a partecipare al “B2B” promosso, a Portonovo di Ancona, nell’ambito delle iniziative del Marche Endurance Lifestyle 2012. In questo fine settimana il Conero è al centro di avvenimenti sportivi ippici ed economici, promossi dalla Regione, per promuovere relazioni internazionali e il territorio marchigiano, in particolare con gli Emirati Arabi Uniti. Il clima che si è respirato, tra i presenti al B2B (praticamente una conoscenza diretta tra impresa e impresa), è stato animato da “ottimismo, in quanto sussistono tutti i presupposti per sviluppare nuove relazioni”. Considerazioni che hanno trovato riscontro anche da parte dei rappresentanti delle aziende emiratine che hanno affermato di aver trovato “molti imprenditori bravi”. Altri apprezzamenti sono stati rivolti alla bellezza del posto, alla cordialità dei marchigiani, “alle idee innovative che sanno applicare nei sistemi produttivi”. Complessivamente gli incontri che si sono svolti, nell’arco della giornata, hanno raggiunto quota 260, coinvolgendo le aziende marchigiane e una ventina di imprese emiratine. I settori merceologici interessati hanno spaziato dalla grande distribuzione all’agroalimentare, dal fashion e moda all’alta sartoria, dalle energie rinnovabili al fotovoltaico, senza tralasciare comparti come la farmaceutica e le biotecnologie.