Per Aticelca è un ritorno nelle Marche, terra di antiche tradizioni cartarie,e nella due giorni del congresso i tecnici del mondo della carta potranno fare il punto della situazione sulle sue novità tecnologiche trattando, nelle sessioni tematiche, di tecnologie di processo, impianti e ausiliari, di innovazione di prodotto e trasformazione ed ancora di energia ed ambiente, confermandosi così come l’evento di più alto livello tecnico scientifico del settore cartario italiano.
Sarà un viaggio, per addetti ai lavori, ma non solo,nel presente e nel futuro della carta.
“Ascoli Piceno è particolarmente lieta – ha commentato il sindaco Guido Castelli – di ospitare questo congresso perché la storia industriale più recente di Ascoli è legata anche alla carta. Mi riferisco alla cartiera Mondadori: uno dei primi insediamenti industriali nella zona a seguito degli interventi della "Cassa del Mezzogiorno" e che per una quarantina d’anni, fino all’ inarrestabile declino e alla chiusura, è stato un fiore all’occhiello del sistema produttivo comprensoriale tanto che era stata indicata quale primo stabilimento produttivo d'Europa.
Ma la storia industriale marchigiana della carta – ha proseguito il primo cittadino ascolano - è un rapporto molto antico che risale al 1200. Agli antichi cartai di Fabriano infatti si attribuiscono alcune importanti innovazioni tecniche quali la pila idraulica a magli multipli per battere gli stracci, la colla animale (o «gelatina») da impiegarsi nella collatura dei fogli e ancora la filigranatura dei fogli.
L’industria cartaria fabrianese e marchigiana in genere ha rappresentato e rappresenta l’eccellenza del lavoro di questa terra, dell’operosità eccezionale, della grande inventiva degli imprenditori e dei lavoratori”.
“Quest’anno abbiamo volutamente portato il Congresso dell’industria cartaria Italiana in una regione fortemente collegata alla carta” ha affermato Lido Ferri Presidente di Aticelca – Associazione Italiana dei tecnici cartari – Per questo, come Aticelca siamo particolarmente lieti di offrire ai nostri tecnici cartari aggiornamento professionale e al contempo l’occasione di conoscere il territorio di Ascoli Piceno e della vicina Offida”.
Offida, infatti, con la splendida chiesa di S.Maria della Rocca ospiterà i congressisti per un interessante appuntamento.
“La carta è un prodotto importante anche per Offida poiché è sempre stata un materiale fondamentale per i merletti a tombolo in quanto i disegni sui quali vengono realizzati questi capolavori artigianali che ci distinguono e ci hanno resi famosi nel mondo, da sempre, sono realizzati e puntellati su carta, - ha affermato il sindaco di Offida. - Ancora oggi i più antichi disegni sono esposti nelle sale del Museo del merletto a tombolo della città. Per questo siamo orgogliosi di ospitare appuntamenti come il Congresso dei Tecnici Cartari che ci consentono di giovare di nuovi strumenti per farci conoscere e sono l’occasione per promuovere ulteriormente anche le nostre piccole e medie imprese artigianali e agricole, in grado di difendersi bene dalla delocalizzazione industriale che purtroppo sembra non risparmiare le nostre zone”.
Sull’argomento riportiamo infine una dichiarazione del Presidente della Provincia, Piero Celani:” Con grande piacere il Piceno ospita l’Assemblea di un comparto così importante dell’industria italiana legato alla storia e alle migliori tradizioni manifatture del nostro territorio - afferma il Presidente della Provincia Piero Celani - oltretutto, l’Amministrazione provinciale è proprietaria della Cartiera Papale, antico opificio le cui origini risalgono al Medioevo con la presenza di una piccola Cartiera fin dal XIII secolo. Nel 1512, per volere di Papa Giulio della Rovere, gli edifici vengono ristrutturati e ampliati e la Cartiera Papale assume la struttura che osserviamo ancora oggi ed in cui è possibile ammirare gli antichi macchinari per la fabbricazione e la lavorazione della carta. Sono certo - aggiunge Celani - che i tecnici e gli esperti giunti da tutta Italia per un convegno di così alto profilo professionale, sapranno apprezzare le straordinarie risorse ambientali, culturali ed artistiche di un territorio la cui vocazione congressuale si è ulteriormente rafforzata all’insegna della qualità dei suoi operatori e delle sue strutture ricettive”.