"Al di là delle considerazioni di natura prettamente urbanistica legate alla quantità di volume destinato ad edilizia abitativa prevista (oltre 350.000 metri cubi) per un numero di nuovi abitanti non inferiore a 3000, riteniamo sia importante sottolineare che l’intera riqualificazione urbanistica del sito non possa prescindere da due elementi fondanti: 1) la bonifica dell’intera area, 2) il polo scientifico tecnologico.
In merito alla bonifica dell’area, una volta svaniti nel nulla i 30.000.000 di Euro promessi dal Governo Berlusconi e dai suoi rappresentanti locali, che ricordo non erano destinati alla bonifica ma al miglioramento della infrastrutturazione, sicuramente è diventato molto problematico l’intervento da parte della Società proprietaria dell’area, ma ancora meno credibile è pensare di voler intervenire per stralci, anche perché il grande rischio è che s’intervenga solo nelle parti dell’intera area destinata ad edilizia abitativa lasciando il resto allo stato attuale per decenni e decenni.
Ciò sarebbe in contrasto con l’interesse generale dell’intervento e vanificherebbe inoltre la motivazione degli Enti pubblici a partecipare.
E’ nostra convinzione, invece, che il polo scientifico tecnologico sicuramente deve rappresentare il vero motore propulsivo dell’intera riqualificazione dell’area Sgl Carbon, e che, in un momento di crisi come quella che sta attraversando il Piceno, possa e debba rappresentare un’opportunità straordinaria.
Per questo il Piceno Consind guardando positivamente al futuro dell’Ente e con la consapevolezza di voler svolgere a pieno la funzione di agenzia del territorio per lo sviluppo economico del Piceno, si candida alla pari di altre strutture pubbliche e private ad intervenire fattivamente sia nella fase di studio che di realizzazione del polo scientifico tecnologico al fine di addivenire quanto prima possibile al reale insediamento di realtà produttive che diano speranza di rioccupazione agli ex dipendenti della Sgl Carbon (che dopo tante promesse stanno ancora aspettando) e a tanti altri giovani della nostra provincia che oggi non trovano nessuno sbocco occupazionale".