“Gradara - denuncia la CNA di Gabicce Mare - sta già pagando da mesi il suo isolamento con danni gravissimi per le imprese e il sistema economico e turistico. Figuriamoci con l’inizio dei lavori di costruzione del ponte che allungheranno questo stato di cose per mesi con conseguenze facilmente immaginabili sull’economia del territorio. Il tutto nasce dai lavori di costruzione della terza corsia dell’autostrada e dei lavori che hanno di fatto cancellato lo svincolo per Gradara. La denuncia della CNA è forte. “Non si può isolare un intero territorio comunale con decine di attività artigianali e commerciali per scelte incomprensibili. Ribadiamo tutta la nostra contrarietà al progetto che l’Anas sta portando avanti in spregio alle osservazioni delle popolazioni e degli amministratori del territorio. “E’ semplicemente folle - sostiene il presidente della CNA gabiccese, Alceo Ugoccioni - l’idea di cancellare l’uscita di Gradara e di costruire un mega svincolo con ponti e rampe che costringerà gli automobilisti a fare un vero e proprio giro dell’oca per poter raggiungere Gradara. Ci sono diverse ragioni per abbandonare subito questa idea. Innanzitutto per l’impatto ambientale che avrà un’opera del genere. Nella Valle del Castello di Gradara costruire un mega ponte di dieci metri di altezza con rampe e vie d’accesso stile Los Angeles non ci pare compatibile con il buon gusto e soprattutto con il buon senso ed il rispetto del territorio. Inoltre di questi tempi ci pare un’impresa faraonica dai costi ingiustificati anche alla luce dell’alternativa che hanno posto le amministrazioni locali all’Anas, ovvero quello di realizzare una semplice rotatoria”. Meglio. In ragione delle motivate ragioni di sicurezza, le amministrazioni hanno proposto di realizzare in alternativa al ponte tre rotatorie. Una all’altezza dell’area dove dovrà sorgere il ponte; un’altra all’ingresso sud di Gabicce e la terza all’altezza di Case Badioli. “Con qualche centinaio di migliaio di euro - sostiene il coordinatore della CNA pesarese, Moreno Bordoni - si potrebbero risparmiare almeno 3milioni di euro (tanto costerebbe il ponte con le relative opere), realizzando tre semplici rotatorie che avrebbero un ridottissimo impatto ambientale e che risolverebbe presto ed in maniera efficace il problema della sicurezza e della velocità sulla Statale 16 nonché offrire uno svincolo ragionevole per Gradara”.
“L’attuale fase di stallo e le incomprensibili decisioni dell’Anas (che per le sue opere gestisce denaro pubblico), non fa che aggravare la situazione ed allungare in maniera preoccupante i tempi e Gradara che si presenta alla stagione turistica ancora isolata. Attualmente il centro è raggiungibile solo dallo svincolo della SS16 all’altezza di Colombarone, unica via di accesso al paese di Paolo e Francesca”.
“Una situazione - conclude il direttivo della CNA di Gabicce Mare - che sta diventando insostenibile e per la quale chiediamo un intervento urgente delle istituzioni locali e dei parlamentari presso la direzione generale dell’Anas per cercare di sbloccare la situazione già dal prossimo incontro fissato a Roma con i sindaci di Gabicce Mare e Gradara e scongiurare scelte insostenibili dal punto di vista ambientale ed assai discutibili sul piano dell’efficacia e dei costi alla collettività”.