Un patrimonio culturale del lavoro, di eccellenze, di cui l’entroterra è ricchissimo. Artigianato manifatturiero di alta qualità ma non solo. E’ attraverso questi ambiti che è possibile, concretamente, creare nuove attività imprenditoriali e di lavoro, specialmente per i giovani, anche nelle zone interne del territorio provinciale. Possibilità concrete e non mere illusioni, dimostrate da chi ha realizzato progetti vincenti. E’ quanto emerso dal convegno di apertura della Festa del Ricamo di Venarotta. Ospite d’onore il patron della NeroGiardini Enrico Bracalente. E’ proprio lui ha dimostrato come puntare sulla valorizzazione delle risorse del territorio possa portare ad un progetto vincente visto che ha fatto nascere e mantenuto la sua azienda a Monte S. Pietrangeli ed ha aperto la divisione abbigliamento “Giardini Style” a Comunanza. Un successo fondato sull’autentico Made in Italy, sulla qualità del prodotto, sulla comunicazione, sull’attenzione ai gusti ed alla soddisfazione del cliente, sull’investimento nelle risorse umane e nella formazione. Sono questi gli elementi importanti per fare impresa. “I giovani devono avere stima di se stessi – dice – e devono pensare che sia possibile creare nuove imprese anche in questo territorio partendo da un progetto valido. Sono stato sempre contro le delocalizzazioni all’estero perché credo che nelle nostre zone ci sia una cultura del lavoro ed un’educazione di base della gente per creare maestranze con competenze e caratteristiche umane introvabili altrove. Occorre – continua – dare anche da parte dei giovani maggiore considerazione alle scuole tecniche che preparano presto a figure professionali facilmente spendibili e bisogna fare subito esperienza”. Secondo Graziano Giordani, patron della “Graziano Ricami” di Venarotta che ha per clienti i più blasonati marchi della moda internazionale, si possono creare nuove imprese e lavoro partendo da attività di eccellenza della tradizione locale artigianale rielaborate in chiave moderna, trovando nuove applicatività secondo le richieste del mercato. C’è bisogno ad esempio di modellisti e designer legati alle esigenze fattibili dell’azienda ed alla realtà di essa che non siano astratti creativi.
Nel convegno anche le testimonianze di Iolanda Ottavi di Offida che crea gioielli col merletto e ricamo, Sara D’Isidoro dell’atelier “Lina Sartoria” di S. Egidio che fa abiti da sposa ricamati a mano, Claudia Recchi che ha fatto una tesi di laurea sul merletto e sull'innovazione di esso. A seguire sfilata con questi capi e quelli dell’atelier “l’Arte di Realizzare i Sogni” di Appignano, Daniela Ameli, Sarto Mariani abiti sposo.