Convegno sulla famiglia, Marcolini a Roma

Convegno sulla famiglia, Marcolini a Roma

Ancona - “E’ possibile un’alleanza italiana per la famiglia” è il titolo del convegno che si svolgerà domani a Roma, nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a cui parteciperà nella sessione mattutina l’assessore regionale alla Famiglia, Luca Marconi, in rappresentanza del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.

“La posizione della famiglia – sostiene Marconi - va declinata su due piani: in quanto soggetto passivo e quindi destinatario del sistema e dei servizi del welfare e come oggetto attivo in quanto erogatore dei servizi integrati in rete insieme con tutti gli altri soggetti che ordinariamente vi concorrono in forma sussidiaria”.

La famiglia intesa come risorsa morale, educativa ed anche economica insostituibile. “Se gli italiani e soprattutto le giovani generazioni – continua Marconi - percepiranno sempre più i segni concreti di una solidarietà generale verso la famiglia, un’alleanza appunto, saranno più propensi a costituirla e a generare nuovi nati, condizione fondamentale per invertire il trend di quella depressione demografica che possiamo definire la madre di tutte le crisi. Se questa diventa irreversibile porterà al declino economico del Paese perché non alimenta più la necessità dei consumi, dello sviluppo e dell’innovazione”.

Altro elemento di fondo che rende vero il principio della centralità della famiglia nel sistema del welfare è quello della domiciliarità, di servizi domiciliari quale alternativa stabile alla cura ospedaliera o sanitaria.

Fondamentale, inoltre, la funzione educativa della famiglia, come valore aggiunto nell’azione di prevenzione delle dipendenze che sempre più colpiscono le giovani generazioni.

Nel corso del convegno l’assessore Marconi lancerà un appello per una maggiore equità fiscale e tariffaria che tenga conto della composizione numerica e qualitativa del nucleo familiare. “Una vera alleanza a favore della famiglia – dichiara - non può prescindere dalla riforma fiscale e dall’introduzione di un fattore famiglia o di un quoziente famiglia o di un sistema di detrazioni riferito ai componenti del nucleo e ai costi della crescita della prole. La crisi cioè non sia scusa per stare fermi. Semmai l’occasione per vedere nella famiglia come impresa, come erogatrice di servizi sociali e come consumatrice di beni e servizi la chiave di volta della crescita che tutti auspichiamo giunga presto, in modo consistente e duraturo”.