Si tratta di un intervento ad ampio raggio, inerente non solo l’industria e l’artigianato, ma anche le politiche attive del lavoro, il commercio, il turismo, l’agroalimentare e l’energia. Un modo per garantire alle imprese risorse finanziarie adeguate per superare l’attuale congiuntura negativa, fruendo della moratoria senza avere al contempo ripercussioni sulle agevolazioni pubbliche di cui siano destinatarie”. Sara Giannini, assessore alle Attività produttive, commenta così l’adesione all’accordo tra Ministero per l’Economia e le Finanze, Ministero per lo Sviluppo economico, l’Associazione bancaria italiana e le associazioni di categoria, per agevolare il credito alle piccole e medie imprese. La Regione Marche, aderendo alla misura, ha individuato tutte le norme di propria competenza che prevedono contributi pubblici alle imprese, assieme a operazioni di finanziamento bancario e per le quali può scattare la moratoria.
In sintesi l’intesa prevede la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, per 12 o 6 mesi della quota capitale per i canoni leasing relativi, rispettivamente, ad operazioni immobiliari o finanziarie, il prolungamento, fino al raddoppio dell’originaria durata residua dei piani di ammortamento per i mutui chirografari (comunque non oltre i due anni) o ipotecari (non oltre i tre anni), la moratoria fino a 270 giorni delle scadenze delle anticipazioni bancarie su crediti insoluti e fino a 120 giorni delle scadenze del credito agrario. Di qui il provvedimento della Giunta regionale, che individua puntualmente le disposizioni di agevolazione.
Tutte le condizioni, amministrative e finanziarie, delle operazioni di finanziamento agevolato, non subiranno variazioni per effetto del prolungamento dei termini.