Ancona - Più di metà della popolazione mondiale risiede oggi nelle metropoli e il processo di urbanizzazione è stato così veloce, negli ultimi decenni, che la gran parte delle città necessita oggi di modifiche, aggiustamenti e ammodernamenti. Pochi sanno che, in generale, le città rappresentano la forma più efficiente di condivisione di servizi, infrastrutture e attività commerciali e potrebbero consentire un elevato standard di vita a costi ridotti. Sfortunatamente, questa teoria si scontra con problemi quali un consumo sfrenato di risorse, il rapido deterioramento dell’ambiente e la produzione intensiva di rifiuti. Oggi, però, disponiamo delle conoscenze e delle tecnologie per restituire alle città un ambiente salubre, limitando lo spreco di risorse e la pressione sull’ecosistema. La gran parte di tali conoscenze e tecnologie scaturisce da sperimentazioni in atto in quasi tutte le principali metropoli del mondo. È per questo motivo che nasce l’esigenza di scambiare esperienze, idee e nozioni e la cornice ideale per lo scopo è rappresentata da “Città Sostenibili”, la conferenza internazionale la cui settima edizione si celebra da lunedì 7 a mercoledì 9 maggio nella splendida cornice di Portonovo. “The Sustainable City 2012” è stata organizzata dal Wessex Institute of Technology di Southampton e dall’Università Politecnica delle Marche e fa seguito ai precedenti meeting tenutisi in Rio de Janeiro, Segovia, Siena, Tallinn, Skiathos e La Coruña.
A conferire ulteriore importanza a “The Sustainable City 2012”, durante la cerimonia Inaugurale, lunedì 7 maggio alle 11 all’Aula Magna del Rettorato alla presenza del rettore Marco Pacetti e del preside della Facoltà di Ingegneria Giovanni Latini, sarà consegnata il Prigogine Gold Medal Award al vincitore 2012, professor Gerald Pollack. Il Prigogine Gold Medal Award è un ambito riconoscimento istituito nel 2004 dal Wessex Insitute of Technology e dall’Università di Siena per onorare la memoria del compianto Premio Nobel Ilya Prigogine, pioniere degli studi sulla termodinamica dei sistemi non in equilibrio e dei processi Irreversibili.
Durante la tre-giorni tra Ancona e Portonovo, circa 150 delegati, provenienti da quasi tutti i Paesi industrializzati o in via di industrializzazione del mondo, presenteranno oltre 120 memorie, scambieranno idee, illustreranno i risultati delle proprie esperienze e tenteranno di definire nuovi schemi di intervento allo scopo di migliorare lo stile di vita urbano minimizzando l’uso delle risorse non rinnovabili. Nei tre giorni del convegno, scienziati, ricercatori, decisori e amministratori si porteranno un po’ più vicini a Utopia, ovvero quella Città Ideale che ha rappresentato in passato e rappresenta, oggi più che mai, uno dei traguardi più ambiti dall’uomo.
Gerald Pollack
Il vincitore del Prigogine Award 2012, Gerald Pollack, è professore di Bioingegneria all’Università di Washington negli Stati Uniti. Il prof. Pollack ha portato avanti, e tutt’ora presiede, ricerche in svariati campi tra i quali quello della biologia cellulare e quello relativo alle superfici biologiche e la loro interazione con le soluzioni acquose. Tra le sue innumerevoli pubblicazioni, spiccano quelle centrate sui principi di base dei movimenti biologici e quelle riguardanti lo studio delle interazioni tra cellule e gel, interazioni viste come motori della vita stessa. Il Prof. Pollock è membro delle più importanti Organizzazioni mondiali che si dedicano agli studi di Bioingegneria e, in particolare, è stato socio fondatore dello “American Institute of Medical and Biological Engineering”. A margine della sua premiazione, il Prof. Pollack terrà una Lectio Magistralis dal titolo “The Secret Life of Water: E=H2O” (La Vita Segreta dell’Acqua: E=H2O).
Le precedenti medaglie sono state attribuite, e spesso consegnate personalmente dalla vedova del Premio Nobel, Donna Marina Prigogine, a: Sven Jorgensen (Danimarca) nel 2004, Enzo Tiezzi (Italia) 2005, Bernard Patten (USA) 2006, Robert Ulanowicz (USA) 2007, Ioannis Antoniou (Grecia) 2008, Emilio del Giudice (Italia) 2009, Felix Müller (Germania) 2010 e Larissa Brizhik (Ucraina) 2011.