Le performance della Regione fino al 2014

Le performance della Regione fino al 2014

Spacca: La sfida è riuscire a trasformare gli svantaggi in opportunità

Ma il documento programmatico triennale, approvato dalla Giunta regionale -  chiamato Piano delle performance 2012-2014 - inquadra dettagliatamente obiettivi, progetti e azioni da realizzare attraverso precisi indicatori e funzioni per ottenere il principale obiettivo: la soddisfazione dei bisogni della comunità marchigiana.

“All’accrescimento del ruolo della Regione in termini di sussidiarietà verticale non corrisponde più un adeguato trasferimento di risorse statali, che sono anzi in riduzione . Un quadro quindi difficile che penalizza soprattutto i servizi alla persona – dice il presidente Gian Mario Spacca - in cui la Regione si muove per fronteggiare i limiti, uno scenario che impone scelte di rigore e la selezione attenta di progetti particolarmente qualificati, visti i ridotti margini di manovra. Ancor più questo strumento programmatico rappresenta allora una bussola, il tracciato fondamentale per proseguire con la determinazione che caratterizza i marchigiani quel percorso virtuoso che ci ha consentito di raggiungere risultati di eccellenza. Una direttrice che regola il chi fa che cosa e come, che valuta l’efficacia, con l’obiettivo trasversale per tutte le strutture dell’innalzamento della capacità progettuale e della semplificazione delle procedure che significano comunque intercettazione di risorse e risparmio. Abbiamo focalizzato obiettivi strategici e operativi nell’ottica di una forte responsabilizzazione della macchina burocratica (compresa la riduzione dei costi del funzionamento degli organi), della trasparenza verso i cittadini, della ottimizzazione delle spesa, valutando nodi e prospettive a partire dall’organizzazione interna delle strutture regionali con un‘ulteriore riduzione del personale e della spesa del 2% entro il 2012.
Un dato significativo che segue quello registrato nel 2010 quando la spesa è passata dal 66,8% del 2008 al 59,5%. A questo si aggiungerà la riorganizzazione di almeno tre strutture implementando del 60% l’interscambio dei ruoli del personale. Attraverso il Piano approvato in Giunta, si ribadiscono anche i programmi strategici del governo regionale: tra gli altri la Longevità attiva, le infrastrutture informatiche, il lavoro e la formazione, l’internazionalizzazione, la riforma urbanistica, lo sviluppo della green economy, Marche 2020, la Macro Regione Adriatica e il progetto “Centro Italia”. Siamo convinti che con un forte senso di responsabilità di tutti i protagonisti, il sistema marchigiano riuscirà a confermare la capacità di essere coeso, di fare rete e di trasformare gli svantaggi in opportunità come ha sempre dimostrato. Questa è la vera sfida che ci aspetta”.

Alcuni dati. Le Marche hanno attualmente una popolazione di 1.565.335 abitanti e una densità di 167 ab/kmq. 239 comuni di cui 16 oltre i 20.000 abitanti e 50 fino a 2000.

Il bilancio regionale di previsione per il 2012, (risorse proprie cui si affiancheranno altre entrate a livello statale e comunitario), è di 4 miliardi e 351 mila euro di cui oltre 3 miliardi e 200 milioni assorbiti dal capitolo dei Servizi alla Persona e alla Comunità.