Napolitano a Pesaro per il 25 aprile: «Evento storico»

Napolitano a Pesaro per il 25 aprile: «Evento storico»

Così Ricci, Visconti e Ceriscioli

Poi: «Il Cerimoniale continua ancora, in queste ore, con la messa a punto del programma. Dobbiamo considerare i limiti di riservatezza legati alla sicurezza». Il prefetto mette in luce «la grande sinergia tra istituzioni locali» e continua: «La manifestazione in piazza del Popolo comincerà alle 11.30. Ancora in corso di valutazione l’aeroporto dove il capo dello Stato atterrerà. Il presidente tiene ai giovani e ci sarà una nutrita rappresentanza di ragazzi e scuole. Sono circa 200 gli invitati che assisteranno dal palco». In piazza bandiere tricolori, la cerimonia si concluderà alle 13, «pranzo frugale in prefettura per il presidente i suoi consiglieri, alle 16 la partenza per Recanati del capo dello Stato». Visconti conferma che Napolitano sarà accompagnato dalla moglie. «E saranno presenti sicuramente il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri e il vicepresidente della Camera Rosy Bindi». Per Matteo Ricci, si tratta di un «evento storico per il territorio. Capita raramente che il presidente della Repubblica celebri il 25 aprile fuori Roma. Ed è un grande riconoscimento per il ruolo della provincia nella Liberazione. E per chi si è sacrificato per l’affermazione di quei valori legati alla Resistenza che sono il pilastro della nostra Repubblica: la libertà, l’uguaglianza e la democrazia». Continua il presidente della Provincia: «Per noi è anche un’occasione amministrativa. A Napolitano porremo i problemi del patto di stabilità, perché così gli enti locali ormai sono diventati soggetti che deprimono l’economia. Ma anche le grandi questioni locali, in primis il riconoscimento dei danni per il terremoto bianco e i temi evidenziati nel Marche Day. La trattativa con il governo è difficile ed è appena partita: serve ripristinare il meccanismo di solidarietà nazionale, altrimenti il Paese non sta insieme». Non solo: «L’altro nodo – va avanti Ricci - è la Fano-Grosseto, l’eterna incompiuta. E’ una battaglia di civiltà: prima di tutto, si finiscono le opere iniziate…». Il presidente della Provincia presenterà al capo dello Stato anche il «dossier contenente i messaggi che i ragazzi delle scuole hanno voluto indirizzargli. Sono riflessioni sul loro futuro e su quello del Paese. Ma soprattutto è anche una lezione di buona politica che viene dai giovani».   Luca Ceriscioli: «Per motivi di sicurezza, via Branca sarà interdetta al passaggio pedonale nella mattinata, anche perché rappresenta la via di accesso del capo dello Stato. Le direttrici principali saranno dunque, per la cittadinanza, via San Francesco e via Rossini, assieme al Corso. Mentre per le auto invitiamo a utilizzare i parcheggi del San Decenzio, dove verrà attivata una navetta, e quelli della zona mare». Tutti sono stati sensibilizzati: «In ogni occasione abbiamo ripetuto alla città e alle scuole l’importanza dell’evento. E’ un’occasione più unica che rara: Napolitano rappresenta la saggezza del Paese e il suo messaggio per il 25 aprile, in un momento come quello che stiamo attraversando, viene guardato da tutti come fonte di speranza». Il sindaco concorda con Ricci sulle istanze del territorio: «Il patto di stabilità è un dramma, si snatura la fiducia tra cittadini e istituzioni e si penalizzano gli enti virtuosi». Interverranno sul palco, prima di Napolitano, Ceriscioli, Ricci, Vittoriano Solazzi in rappresentanza della Regione e il sindaco di Sant’Angelo in Vado, Settimio Bravi. Visconti: «Decine di giornalisti già accreditati. La sala stampa sarà predisposta in prefettura. Telecamere Rai allestite dalla sala Rossa del Comune. Ampio dispositivo di sicurezza con Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, unità speciali, volontari, postazioni per il soccorso. Rispetteremo ogni protocollo, ma la città non sarà militarizzata». Sulla manifestazione di Forza Nuova: «E’ stata autorizzata, per ragioni di sicurezza, e si terrà nell’area della Palla di Pomodoro. Non ci saranno cortei»

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