La crisi che viviamo, e la mancanza di provvedimenti coraggiosi, sta creando un sentimento di rabbia e sconforto fra chi lavora e dà lavoro con conseguenze tragiche”. Lo afferma in una nota il Consiglio centrale dei Giovani Imprenditori Confindustria, che si è riunito questa mattina con la presenza di molti rappresentanti delle Marche.
“Come imprese ci impegniamo ogni giorno per rinnovare contratti, per contrastare la caduta della produzione, per mantenere e creare creare posti di lavoro, continuando a pagare le imposte che sostengono il nostro Paese. Stiamo cercando di non flettere gli investimenti, senza i quali è impossibile garantire competitività ai nostri prodotti e servizi e conquistare nuovi mercati ma è una situazione durissima" spiega Simone Mariani Vicepresidente dei Giovani Imprenditori.
"Con una tassazione sul reddito di impresa superiore di 20 punti a quella tedesca, con la bolletta energetica che si stima crescerà di altri 3,5 miliardi di euro nel prossimo anno, con 70 miliardi di crediti bloccati presso la Pubblica amministrazione, è una lotta quasi impossibile e lo scorso anno più di 11 mila aziende sono fallite. Siamo stanchi e arrabbiati" commenta Cristiano Ferracuti, presidente dei giovani di Fermo. "Il Governo Monti è stato chiamato a governare in condizioni eccezionali e per questo ci aspettiamo riforme eccezionali, non correzioni al margine
come sulla riforma del lavoro e sulla delega fiscale" afferma Franco Bucciarelli di Ascoli Piceno. "Ridurre la spesa pubblica, tagliando sprechi e privilegi anche laddove ci sono interessi elettorali forti, è un atto necessario - aggiunge Simone Mariani - Servono risorse per abbattere il costo del lavoro e la tassazione sulle imprese, garantendo dunque salari più elevati ai lavoratori. Ma è anche un gesto doveroso perché cittadini e imprese non tollerano più di essere i soli a sostenere sacrifici. Dove sono i tagli alla spesa pubblica? Ai privilegi? Perché non si parla più di liberalizzazioni e privatizzazioni?". "Alle forze politiche chiediamo credibilità, serietà e di avere molto più coraggio di quello dimostrato sinora, lo stesso coraggio che stanno dimostrando le forze produttive”, conclude Tobia Sardellini di Macerata.