28 aprile, Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro

28 aprile, Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro

Quest’anno il tema proposto sarà 'Promuovere la sicurezza e la salute nell’economia verde'

 

La celebrazione avviene ogni anno intorno ad uno specifico  tema che  offre l’opportunità  di approfondire gli aspetti emergenti legati alla gestione della salute e sicurezza per i lavoratori di tutto il mondo.
Quest’anno il tema proposto sarà “Promuovere la sicurezza e la salute nell’economia verde”.
La nostra società globale sta affrontando due sfide epocali,  i cambiamenti climatici in atto e la necessità di riformulare l’economia con concetti  di sostenibilità. Se le nazioni (in particolar modo i paesi sviluppati) continueranno ad utilizzare le risorse naturali al ritmo attuale nel giro di pochi decenni  l’economia mondiale sarà al collasso.
Occorre  sapere tuttavia che i  lavori considerati come  “verdi” utilizzano  delle tecnologie che proteggono l’ambiente ma risultano tutt’altro che sicure per i lavoratori.
Con lo sviluppo dell’« economia verde », diventa fondamentale integrare la sicurezza e la salute sul lavoro nelle politiche di « occupazione verde ». Ciò implica che l’identificazione e la gestione dei rischi vengano integrate nell’analisi del ciclo di vita di tutti i « lavori verdi ». Un lavoro veramente « verde » deve integrare la sicurezza e la salute in tutte i suoi diversi aspetti, dalla progettazione, all’acquisizione delle risorse, dai processi di trasformazione, alla manutenzione, all’utilizzo e al riciclaggio delle risorse, come pure nei sistemi di valutazione e certificazione e negli standard di qualità relativi alla sicurezza e alla salute. Da questo punto di vista sono particolarmente importanti i settori come quelli delle costruzioni, del trattamento dei rifiuti, della produzione di energia solare e della trasformazione di biomassa.
In quest’ottica la garanzia per un lavoro dignitoso, sano e sicuro è una delle priorità da garantire a tutti i lavoratori.
Il comparto delle energie rinnovabili è in massima espansione e si stima che impieghi già più di quattro milioni di lavoratori, che potrebbero diventare circa venti milioni nel 2030. La maggior parte di questi lavoratori è impiegato nel settore agricolo per la produzione e raccolto delle biomasse ma molti sono impiegati nella produzione installazioni di impianti per le energie alternative: fotovoltaico, eolico, lavori che espongono i lavoratori a rischi particolari. La produzione di cellule fotovoltaiche ad esempio espone i lavoratori all’uso di sostanze altamente tossiche e altro problema da risolvere sarà valutare i rischi dello smantellamento di questa tecnologia una volta che dopo venti anni l’impianto arriva a esaurimento. Chi lavora nell’eolico invece è esposto a rischi simili a quelli dell’industria automobilistica e aerospaziale, nella produzione, e ai rischi del settore costruzioni per l’installazione.