Ancona - Un Censimento dello Spettacolo dal vivo nelle Marche con la finalità di approfondire la conoscenza dei soggetti e degli eventi di questo settore: è stato ideato e sostenuto dall’assessorato alla Cultura della Regione e illustrato questa mattina nella sede della Mediateca.
“Con questa conferenza stampa - ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini - portiamo a conoscenza i primi dati generali, quelli che potremmo definire i valori assoluti. Il censimento ha rilevato un quadro importante che descrive un mondo vivo e vitale in cui la funzione culturale e formativa dello spettacolo dal vivo si intreccia con il sostegno evidente alla coesione sociale, a beneficio delle generazioni vecchie e nuove e delle culture multietniche. A conferma che la strategia intrapresa dalle politiche culturali della Regione è quella giusta per ritrovare la via della crescita economica ed occupazionale.”
Il Censimento dello Spettacolo dal vivo nelle Marche è inserito nel progetto nazionale ORMA, che sta sviluppando la stessa iniziativa a livello nazionale.
“Quella marchigiana - ha aggiunto l’assessore Marcolini - per il numero dei soggetti censiti e per l’articolazione dei quesiti sottoposti è per questo settore una delle ricerche più dettagliate del Paese”.
Ammirazione per il lavoro ‘strategico’ di riclassificazione e rendicontazione della cultura è stata espressa dal professor Pier Luigi Sacco, presidente dell’Osservatorio Marche Cultura: “Il monitoraggio sull’utilizzo oculato delle risorse in un momento di crisi come quello attuale – ha detto – permette di raggiungere alti livelli di partecipazione democratica. Quella delle Marche è una sfida di trasparenza che deve essere di esempio per le altre Regioni”. Sacco ha anche ricordato che a livello europeo sta accrescendo la consapevolezza dei benefici apportati dalla cultura non solo in termini economici ma nella qualità stessa della vita: “Chi più attivamente partecipa ad iniziative culturali ha benefici mentali e fisici, incidendo meno nelle spese per il welfare”.
In sala Renato Pasqualetti – coordinatore del lavoro di Censimento – ha illustrato i dati:
Tra i soggetti censiti, i soggetti pubblici: tutti i Comuni delle Marche sopra i 5000 abitanti e quelli di dimensioni minori che organizzano spettacoli dal vivo nel loro territorio. Tra i soggetti privati, tutti gli aderenti al Consorzio Marche Spettacolo e gli enti che ricevono anche contributi regionali nonché i più significativi per dimensione e tipo di evento organizzato.
I dati raccolti riguardano la forma giuridica con cui si organizzano i soggetti privati; sono state rilevate le sedi amministrative e soprattutto quelle utilizzate per l’attività artistica, per le prove e per gli spettacoli, con i relativi costi. Sono state rilevate le giornate lavorative prodotte nel settore privato, individuando le tipologie di collaborazione (tempo indeterminato e determinato, altre forme di collaborazioni, stage, lavoro volontario). Nel settore pubblico si è cercato anche di avere un’idea delle ore che dirigenti, funzionari, impiegati ed operai dedicano allo spettacolo dal vivo.
Rispetto ai bilanci tra i ricavi sono state evidenziate le voci che riguardano il Ministero, la Regione, gli Enti locali, le sponsorizzazioni, i contributi, le biglietterie e le attività commerciali, mentre per i costi sono stai analizzati quelli relativi alle strutture utilizzate, agli organi di gestione e alle spese artistiche vere e proprie.
Gli eventi sono stati classificati in eventi prodotti ed eventi distribuiti e di seguito articolati tra vari generi (musica, danza, prosa, teatro ragazzi…) e stagionalità. Infine per il pubblico si sono rilevati dei dati generali nonché focalizzato il rapporto tra pubblico pagante, ospitalità e spettacoli gratuiti.
Nel corso del suo intervento l’assessore Marcolini ha ricordato che nel 2012 i dati saranno elaborati e dettagliati per territori, generi di spettacolo, budget utilizzati ed altri approfondimenti. Lavoro che confluirà in una pubblicazione con una Casa editrice nazionale specializzata nel settore.