I bambini e il primo soccorso

I bambini e il primo soccorso

Presente alla lezione anche l’assessore regionale Antonio Canzian

 

Presenti, tra gli altri, l’assessore regionale Antonio Canzian. Grazie alla partecipazione dei volontari del soccorso, dei pionieri della Cri e degli insegnanti del plesso scolastico, gli alunni hanno potuto vivere in maniera attiva una giornata formativa molto interessante soprattutto nel trattare una materia molto delicata. Si è avuta da parte dei ragazzini particolare attenzione e coinvolgimento quando i volontari hanno spiegato loro le modalità esatte per effettuare correttamente una chiamata al 118. Dopo la spiegazione teorica alcuni hanno detto le esperienze vissute in famiglia a seguito di incidenti domestici. Sono stati particolarmente interessati quando attraverso un manichino i volontari hanno mostrato come effettuare una rianimazione cardiopolmonare ad un soggetto colto da infarto. Inoltre, gli è stato mostrato come curare piccole ferite, applicando le garze con il disinfettante o contusioni servendosi del ghiaccio secco.
Il culmine della curiosità e stupore dei bambini è stato nel vedere come è allestita internamente un’ambulanza con le tantissime domande poste agli operatori circa l’equipaggiamento e le strumentazioni a bordo del mezzo, sui presidi sanitari d’emergenza e sul kit pediatrico.
“La  conoscenza del primo soccorso – ha sottolineato Canzian nel portare i saluti della giunta regionale - dovrebbe essere patrimonio di tutta la popolazione perché tutti potremmo potenzialmente essere vittime di incidenti o trovarci nella situazione di dover portare soccorso al prossimo o verso i propri familiari. Educare le giovani generazioni e fornire sin da bambini nozioni sanitarie è fondamentale per prendere coscienza di come prevenire gli incidenti. Lo scopo di questi corsi è quello di fornire gli elementi base per poter, in situazioni di emergenza, intervenire nel modo giusto ma essenzialmente senza arrecare ulteriori danni all’infortunato, permettendogli anzi di attendere al meglio il soccorso qualificato. Il criterio principale è quello di fornire ai ragazzi le indicazioni necessarie a fronteggiare la prima emergenza senza però sconfinare nelle attività che sono di competenza dei professionisti”.