“Era necessario – spiega l’assessore regionale all’Emigrazione, Luca Marconi – individuare una sede idonea e funzionalmente rispondente alle necessità di allestimento del museo, dotata di servizi e personale adeguato, che potesse provvedere alla gestione del museo senza alcun onere, presente e futuro, a carico dell’amministrazione regionale, facendosi carico, con il coordinamento regionale, di tutte le incombenze per la costituzione, l’allestimento, la cura e il mantenimento, nonché la valorizzazione e la promozione del museo stesso”.
Tra le varie proposte presentate da parte di amministrazioni comunali delle province marchigiane, la scelta è ricaduta su Villa Colloredo Mels di Recanati, che già ospita i Musei Civici cittadini ed è per questo dotata di personale qualificato e sufficiente ad assicurare la corretta gestione dei servizi e delle attività programmate.
“Con i suoi 200 mq disponibili – continua Marconi – è la sede ideale per accogliere subito e in maniera permanente il Museo dell’Emigrazione Marchigiana senza bisogno di interventi di manutenzione o ristrutturazione e relativi costi”.
Il Comune di Recanati, tra l’altro, sensibile al processo dell’emigrazione recanatese nel mondo, sta allestendo da diversi anni esposizioni permanenti e temporanee sul fenomeno migratorio, quali il Museo d’Arte contemporanea e dei pittori dell’emigrazione. Vivi sono poi i contatti e i legami con gli emigrati, specialmente quelli argentini. La città di Recanati rientra infine in un circuito turistico internazionale già consolidato e pertanto la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’emigrazione marchigiana avrebbe il giusto riconoscimento con un grande afflusso di turisti.
Scopo del museo è infatti quello di riconoscere, conservare e diffondere l’alto valore storico, culturale, sociale, rappresentato dall’emigrazione marchigiana nel mondo soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Per questo il progetto Memorie dell’emigrazione, di cui il museo è l’espressione, rientra nell’Accordo di Programma Quadro “Giovani. Ri-cercatori di senso” e prevede uno stanziamento complessivo di € 100.000,00, tutti di erogazione statale. La Regione Marche e il Comune di Recanati sottoscriveranno una specifica convenzione che stabilirà il rapporto di collaborazione tra i due enti. In particolare, la Regione avrà il compito di coordinare le diverse attività, mentre il Comune di Recanati dovrà provvedere, oltre alla sede, anche alla promozione di iniziative didattiche ed educative, alla definizione della raccolta e delle ricerche relative al patrimonio da conservare e ogni altro materiale rilevante ai fini espositivi, con il concorso delle associazioni dei marchigiani all’estero e in Italia, delle Province e di altri soggetti pubblici e privati. Il Comune di Recanati coordinerà la raccolta di tutto il materiale documentario anche attraverso la costituzione di un Centro documentale sulla storia dell’emigrazione marchigiana nel mondo, promuoverà l’incremento delle raccolte e ne curerà la conservazione, garantendo la loro salvaguardia e la loro sicurezza.