La manifestazione si pone come punto di riferimento nazionale ed europeo per il turismo e il turismo accessibile, ossia quel turismo attento alle esigenze delle persone con disabilità motorie, visive, uditive, degli anziani e delle famiglie con bambini piccoli.
La Regione Marche è attenta a questa componente del turismo e a gennaio ha ospitato un incontro sul tema che è stato anche l’occasione per presentare la “Guida al turismo sociale – Italia Centro” della Vannini Editrice, un importante vademecum che fornisce un primo censimento delle strutture turistiche marchigiane accessibili a tutti.
Il turismo per tutti, o turismo accessibile, non significa soltanto turismo dedicato a persone con esigenze particolari ma è un concetto più ampio, che interessa le molteplici politiche dell’accoglienza; un’accoglienza volta a rendere tutti gli aspetti di una vacanza fruibile per tutti, indipendentemente dalle esigenze e dalle singole abilità. Pertanto, non deve essere considerato un argomento di nicchia o una questione marginale nelle politiche per lo sviluppo del turismo. Negli strumenti di programmazione regionali particolare importanza viene riservata allo sviluppo dell’accessibilità del turismo, sia nel Piano triennale che nel Piano Annuale. Inoltre, nella logica perseguita dal Marchio Ospitalità Italiana, è stato creato un tavolo regionale che valuta l’effettiva qualità dei servizi offerti dalle strutture ricettive per rispondere agli specifici stati del percorso di vita. Al tavolo collaborano gli Enti Locali, Camere di Commercio, le Province impegnate nella certificazione e classificazione delle strutture ricettive, l’ISNART e le Associazioni di categoria che hanno dimostrato particolare sensibilità sulla questione dell’accessibilità.
All’interno del Salone, giovedì 22 marzo, si svolgerà il secondo workshop europeo del turismo accessibile “Buy Italy for all”, in cui seller italiani avranno l’opportunità di incontrare buyer del mercato nazionale ed europeo: agenzie di viaggi, tour operator, associazioni, cooperative e gruppi interessati all’offerta italiana. Un mercato considerevole, se si pensa che a livello europeo, il numero relativo al turismo accessibile è stimato in 65 milioni di persone, di cui almeno 4 milioni sono italiani. L’auspicio è che attraverso l’attenzione riservata verso l’accessibilità si inneschi, a livello degli operatori del settore, un circolo virtuoso per spronare tutte le persone coinvolte nella filiera a rendere le proprie strutture e servizi sempre più accoglienti per tutti.