A.Merloni, Giannini replica al senatore Casoli

A.Merloni, Giannini replica al senatore Casoli

«Arriva tardi ed è male informato»

 

 In entrambi i casi sbaglia bersaglio e le sue ‘lezioni’ lasciano il tempo che trovano. La parte dell’accordo di programma da rimodulare, infatti, è quella delle misure nazionali. Gli interventi regionali, invece, sono già in fase di avanzatissima attuazione, con oltre 16 milioni di euro di interventi già attivati.”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Sara Giannini, replica alle dichiarazioni del senatore Casoli sulla ex Antonio Merloni. “Casoli – prosegue l’assessore Giannini – dimentica che la Regione ha all’attivo un numero ormai difficile anche da quantificare di note ufficiali e di riunioni con il Ministero dello Sviluppo economico, del passato e dell’attuale Governo, per sollecitare l’attivazione delle misure di competenza nazionale, e ripeto nazionale, dell’Accordo di programma. La parte regionale, e Casoli questo omette ovviamente di dirlo, è già da tempo in fase di attuazione con l’erogazione, da parte della Regione Marche, di ben 16,1 milioni di euro a difesa della coesione del territorio. In questi due anni, perfettamente consapevole delle gravi difficoltà dei lavoratori e delle imprese dell’indotto, la Regione ha inoltre sollecitato il Ministero alla rimodulazione dell’Accordo di parte nazionale per renderlo operativo. Piuttosto ci domandiamo: dov’era il senatore Casoli e come si è attivato con l’ex ministro Romani, appartenente al suo stesso schieramento, affinché la parte nazionale dell’Accordo di programma fosse finalmente attuata e tutto il ‘peso’ non fosse supportato solo dalla Regione Marche che è intervenuta con oltre 16 milioni sostenendo la liquidità di quasi mille Pmi, favorendo la tutela dei lavoratori delle imprese sotto i 15 dipendenti, agevolando formazione, aiuti alle assunzioni e progetti di innovazione del territorio? Dov’era la Regione Marche è certificato: a fianco dei lavoratori, delle piccole e medie imprese dell’indotto, della comunità”.