“Innanzitutto – precisa l’Assessore – è opportuno ricordare che si tratta di proposte e che sarà pertanto la Commissione consiliare a decidere. Non si tratta affatto di stravolgimenti, come scritto dalle associazioni ambientaliste, quanto di adeguamenti sugli apparati di gestione delle aree protette finalizzati a una migliore funzionalità. Questo assessorato è riuscito a garantire, alle aree protette marchigiane, analoghi finanziamenti a quelli degli anni precedenti, ovvero quasi 3.800.000 euro che, in tempi di crisi economica, non sono affatto scontati. L’emendamento da me presentato mira a proporzionare la rappresentanza, all’interno dell’organo di gestione, alle risorse messe a disposizione, al fine anche del contenimento delle spese. Pertanto, pure le associazione ambientaliste e gli agricoltori saranno rappresentati, ma credo debba essere rappresentata, anche in funzione di doveroso controllo, la Regione Marche che sostiene concretamente le attività dei parchi”.
L’assessore risponde poi alla critica mossa riguardo l’introduzione dell’incompatibilità di consiglieri e assessori comunali, provinciali e regionali di far parte dell’esecutivo dei parchi: “Anche questa proposta è in linea con i recenti dettami del governo nazionale che chiede minor concentrazione di potere di rappresentanza in mano alle stesse persone. Assessori e consiglieri già rappresentano le loro comunità negli organi preposti, è bene che si concentrino nell’esercizio di queste funzioni, che già sarebbe tanto. Se aggiungiamo impegni alle loro agende e per di più in un ambito dove è preferibile avere competenze specifiche, rischiamo solo di rallentare e svilire la potenzialità delle nostre aree protette”.
“È una assoluta priorità – conclude Donati – ridurre i costi gestionali e politici degli enti ed esattamente in questa direzione va letta la proposta di legge di riordino; con essa si garantisce maggior efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa degli Enti di gestione. Questa riorganizzazione, che riduce i costi dell'apparato burocratico - amministrativo, mette a disposizione più fondi regionali per progetti concreti destinati alla protezione della natura e alla valorizzazione delle aree protette. Ritengo inoltre necessario che siano accolte alcune significative indicazioni dei parchi e garantita nel tempo la capacità operativa delle riserve naturali”.