Un’opera di conoscenza e valorizzazione degli elementi arborei eccezionali del territorio regionale - singoli, in filare, in gruppo o costituenti bosco - che costituisce un “unicum” a livello nazionale.
E’ frutto del Censimento realizzato dal Comando regionale Marche del Corpo Forestale dello Stato, con il finanziamento e la collaborazione dell’Assessorato alla Forestazione (legge forestale regionale n. 6/05).
Esprime soddisfazione il Vice Presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini: “Eccellente la piena collaborazione e la positiva sinergia che si è instaurata da decenni tra l’Assessorato ed il Corpo Forestale dello Stato. La ricerca, attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, la valutazione delle segnalazioni, le conoscenze acquisite dal CFS e dai funzionari regionali per l’attività sul territorio, le proposte di cura, tutela e perpetuazione, oltre alla descrizione ed alla georeferenziazione delle FVM censite, è quanto di più efficace si possa insieme determinare per integrare, in senso positivo, la conoscenza e la cultura delle attuali e future generazioni su quelle presenze vegetali con cui siamo, e dobbiamo essere, consapevoli ed orgogliosi di convivere”.
Ora si avvia la fase della divulgazione, ai cittadini, alle associazioni, agli enti locali e alle altre istituzioni pubbliche, tramite la pubblicazione di un volume con annesso Dvd in fase di stampa e sul sito internet dedicato, della valenza paesaggistica, ambientale, sociale e storico-culturale della parte più eccelsa dell’intero patrimonio vegetale marchigiano, quello monumentale, che la legge regionale significativamente definisce come “gli alberi di qualunque specie, i filari, i gruppi e qualsiasi altro elemento o formazione vegetale di particolare interesse storico-culturale o di particolare pregio naturalistico-paesaggistico, che per età o dimensioni possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità o che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, o delle tradizioni locali”.
Il risultato ottenuto fa parte delle migliori produzioni regionali e raggiunge molteplici obiettivi, andando ben oltre la mera attuazione della previsione normativa della legge forestale regionale. Continua Petrini: “Pur se abitiamo in una piccola regione le ‘sorprese’ prodotte dalla ricerca censuaria non sono infatti assolutamente mancate, anzi sono state numerose, persino inaspettate e veramente eccezionali. Il lavoro svolto rappresenta anche il riconoscimento della grande importanza e funzione pubblica di 397 tra i più spettacolari elementi del paesaggio marchigiano, sia urbano che rurale, sia montano, che collinare e costiero”.
Il lavoro svolto, durato oltre 4 anni, si inquadra perfettamente nella chiusura delle iniziative regionali di due eventi, uno internazionale, l’Anno Internazionale delle Foreste proclamato dalle Nazioni Unite per il 2011, ed uno nazionale, il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dato che alcuni alberi sono stati testimoni di alcune fasi del Risorgimento che si sono svolte nella nostra regione, in particolare del passaggio di Garibaldi e delle sue truppe, per cui risulta percorribile un itinerario che preveda tappe proprio in corrispondenza della formazione vegetale monumentale legata ai più importanti e fondanti eventi storici nazionali.
“Parimenti - conclude Petrini - gli slogan sia dello sviluppo rurale (Il futuro delle Marche è qui) che dell’attività di promozione turistica regionale (Marche, le scoprirai all’infinito) calzano perfettamente con quanto rappresentano e significano le formazioni vegetali monumentali regionali, sia per noi marchigiani che per i visitatori del nostro territorio”.