Il marchio regionale QM si arricchisce dei legumi

Il marchio regionale QM si arricchisce dei legumi

Nuova disciplina anche per il post raccolta

 

E’ quanto ha deciso la Giunta regionale, ad iniziativa del vicepresidente e assessore all’Agricoltura Paolo Petrini. In particolare, è stato approvato il disciplinare di produzione a cui gli imprenditori agricoli dovranno attenersi per ottenere l’uso del marchio di qualità. Disciplinare che sarà comune tra legumi e ortofrutta. “La produzione integrata – sottolinea Petrini - è quel sistema agroalimentare che usa tutti i metodi e mezzi produttivi e di difesa delle colture, mirando a ridurre al minimo il ricorso a sostanze chimiche di sintesi e razionalizzando la fertilizzazione, l'utilizzo ragionato dell'acqua irrigua e di energia. L’obiettivo è quello di ottenere prodotti sani e sicuri nel rispetto dell'ecosistema. Un modo per rendere maggiormente appetibili i prodotti, in un mercato sempre più attento alla qualità alimentare. L’ortofrutta della Valdaso, dove si concentra il 60 per cento della produzione e trasformazione artigianale e industriale delle Marche, o iniziative legate ai legumi quali quelle di Appignano, nel Maceratese, ad esempio, hanno, con il marchio QM e il disciplinare relativo, la possibilità di valorizzarsi ancor di più. La protezione dei biotipi autoctoni, infatti, può essere preservata e valorizzata attraverso il disciplinare QM”.  Dopo i prodotti ortofrutticoli, dunque qualità garantita anche per cece, cicerchia, lattuga, porro, lenticchia, rapa e cime di rapa, sedano, freschi e trasformati. Nuova disciplina anche per il post raccolta, in modo che sia garantita la filiera dal campo al consumatore. Il provvedimento approvato descrive e codifica tutte le fasi della produzione, dalla materia prima alla commercializzazione dei prodotti, garantendo il consumatore finale, anche attraverso la certificazione e la conformità alle prescrizioni previste dal disciplinare. Quest'ultimo fissa una serie di condizioni da rispettare per poter utilizzare il marchio, tra cui l'assenza di Ogm dai processi produttivi e dalle materie prime. Notevole rilevanza e` data, poi, alla rintracciabilità dell'origine dei prodotti, da realizzare tramite il software 'Si.Tra.' o analoga soluzione informatica dalle stesse caratteristiche tecniche, secondo le indicazioni che Regione e Assam forniscono. Molteplici i disciplinari QM già approvati: dall’ortofrutta - legumi, al lattiero - caseario, dai molluschi alla filiera olio extravergine d’oliva - oli monovarietali, dalla filiera delle carni suine a quella ittica, dalle carni ovine al latte alta qualità, fino alla filiera cereali, all’agriturismo, al vino. Il marchio regionale agricolo nasce con l’obiettivo di tutelare i consumatori, indirizzandoli verso prodotti locali di qualità, rafforzando al contempo le imprese agricole del territorio e la sua attrattività turistica.