Quello messo in atto è uno strumento integrato, che punta a stimolare l’ideazione di nuovi prodotti, la loro sostenibilità ambientale, parallelamente ad una maggiore capacità di vendita. Ciò tramite il rafforzamento della funzione commerciale e il miglioramento dell’organizzazione aziendale. Cerchiamo di stimolare le competenze distintive di un’azienda, la qualità del capitale umano, il sistema informativo, l’immagine aziendale, le relazioni con i clienti e le reti commerciali. Tutto ciò affinché la capacità di produrre sia sempre più coniugata alla conquista di nuovi mercati”. Sara Giannini, assessore alle Attività produttive della Regione Marche, commenta in questo modo l’approvazione della graduatoria relativa al bando per la “Promozione dell’innovazione dei processi aziendali”. Una misura dedicata ad imprese industriali e artigiane per la realizzazione di progetti di sviluppo aziendale nell'innovazione di prodotto, in quella organizzativa, commerciale e di processo, nella tutela della proprietà intellettuale e difesa del 'Made in Italy'. Circa 65,5 i milioni di euro d’investimenti attivati dai contributi regionali.
Nel dettaglio, 9 milioni di euro sono andati a 76 imprese industriali, per un investimento complessivamente attivato di quasi 40 milioni di euro, 6 milioni di euro a 66 imprese artigiane, per un investimento complessivamente attivato di circa 24 milioni. Le imprese artigiane erano destinatarie di una riserva del 40 per cento dei fondi disponibili. Oltre 340mila euro, che hanno attivato un investimento di 1,5 milioni, sono stati poi concessi per un progetto sperimentale di flexicurity che ha coinvolto tre aziende. Si tratta di incentivi che coniugano il contributo Fesr per l’innovazione con il contributo Fse per la formazione e l’assunzione a tempo determinato a rotazione nelle aziende partecipanti al raggruppamento, con un incentivo finale alla stabilizzazione del personale coinvolto.