/Torrette centro di riferimento per il carcinoma del cavo orale
Torrette centro di riferimento per il carcinoma del cavo orale
Mezzolani: «Diagnosi e terapie in linea con i protocolli internazionali»
La Giunta regionale ha autorizzato l’attivazione del Centro presso la Struttura operativa dipartimentale (Sod) di Chirurgia maxillo facciale dell’Azienda. “L’attivazione di un Centro di riferimento regionale consente l’introduzione di protocolli clinico terapeutici in linea con gli standard internazionali – commenta l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – Di conseguenza verranno adottate procedure diagnostiche e terapeutiche più veloci, con una maggiore probabilità di sopravvivenza per i malati. Il Centro opererà in collaborazione con le Unità operative di odontostomatologia, oncologia medica, otorinolaringoiatria e radioterapia presenti nelle Marche. Sarà così possibile agire con maggiore incisività e integrazione, secondo le indicazioni del Piano sanitario regionale che punta a esaltare la rete dei servizi sul territorio e superare le frammentazioni esistenti”. La Sod di Ancona dispone di strutture ambulatoriali, di day hospital e di ricovero ordinario accreditate per l’eccellenza e di elevata specializzazione per il trattamento del carcinoma del cavo orale e delle lesioni potenzialmente maligne. Le strutture e i sevizi soddisfano i requisiti necessari a candidarla come Centro di riferimento regionale. Nel 2009 la Sod di Ancona ha effettuato oltre 80 interventi chirurgici oncologici di elevata complessità e più di 120 di rilevanza ordinaria. Il 25-30 per cento ha riguardato cittadini provenienti da altre regioni, mentre la fascia di età maggiormente interessata è compresa tra i 40 e i 60 anni. Il carcinoma del cavo orale ha un’incidenza nazionale annua attorno ai 4.500 casi, con circa 3 mila decessi. La diagnosi, a tutt’oggi, viene effettuata in fase avanzata (circa il 68 per cento dei casi). La prevenzione e la diagnosi precoce assumono, pertanto, un ruolo cruciale nel miglioramento della prognosi: quella effettuata negli stadi iniziali del carcinoma, garantisce una sopravvivenza, a cinque anni, nel 90 per cento delle persone ammalate.