Neve, Macerata chiede lo stato di emergenza

Neve, Macerata chiede lo stato di emergenza

 

Macerata - Anche se oggi si è registrata una breve tregua per quanto riguarda le precipitazioni nevose, non si è fermata la complessa ed articolata organizzazione della Provincia di Macerata per assicurare la transitabilità di tutti gli oltre 1.300 chilometri di strade provinciali.  Il “nemico” della giornata è stato il vento, che in gran parte delle zone di alta collina e montagna ha spazzato la neve dai campi ricoprendo le strade. E così i mezzi spazzaneve hanno percorso in lungo ed in largo l’intero territorio soprattutto nell’entroterra ed in particolare nella parte nord della provincia, a confine con l’anconetano. Nella zona di Cingoli ed Apiro è continuata l’opera delle turbine. Tre delle Provincia di Macerata, oltre ad una quarta messa a disposizione del Comune di Cingoli dalla protezione civile di Bolzano.  La strada 25 “Cingolana”, la strada 139 “Botontano”, la 2 “Apirese” sono state percorse senza sosta dai mezzi delle Provincia con decine di uomini impegnati. Altre tre turbine sono in azione nel comprensorio dei Monti Sibillini. Il lavoro delle turbine è alquanto impegnativo e complesso, anche dal punto di vista della sicurezza. Il tratto di strada dove la turbina è in funzione deve essere momentaneamente chiuso e il mezzo meccanico in movimento deve essere preceduto a seguito, ad una certa distanza, da altre autovetture con personale di scorta, pronto a fermare gli autoveicoli in transito. In questo lavoro, oltre ai cantonieri della Provincia stanno dando il loro ausilio anche gli agenti della Polizia provinciale. 
Anche per l’intera giornata di oggi il dirigente delle viabilità provinciale, l’ing. Alessandro Mecozzi, ha coordinato il servizio dalla sala operativa di protezione civile dove sono continuate a giungere senza interruzione segnalazioni e richieste, sia da parte dei Comuni, sia di cittadini. Ovviamente quando le segnalazioni non si riferiscono a strade provinciali, le stesse vengono prese in carico direttamente dalla Protezione civile che è in continuo collegamento con i Comuni e con le altre istituzioni (Prefettura, vigili del fuoco, polizia stradale). 
Complessivamente la Provincia ha messo in azione più di 70 automezzi con pale spartineve; 15 di proprietà e il resto di imprese appaltatrici. A livello di risorse umane circa 200 uomini sono impegnati nel settore viabilità, tra personale delle Provincia e dipendenti di ditte private che lavorano per conto dell’Amministrazione provinciale. Il presidente Antonio Pettinari, che ieri ha fatto richiesta dello stato di emergenza, ha dato diposizione sin dal primo giorno di allerta neve di non trascurare alcuna strada e di impegnare al massimo tutti i mezzi disponibili. Il costo per il bilancio della Provincia non sarà indifferente, anche in considerazione che le previsioni annunciano per le prossime ore nuove forti perturbazioni nevose. Dall’inizio della stagione invernale solo per la fornitura del salgemma sparso lungo le strade, al fine di ovviare alla formazione di ghiaccio e attenuare gli effetti del gelo, la Provincia ha speso più di 200 mila euro e molto superiore è il costo per il movimento dei mezzi spartineve e spargisale.

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