Ancona - “Stiamo lavorando affinché la prossima programmazione europea relativa alla Pesca non cancelli gli aiuti al settore. C’è l’esigenza di rivedere le normative, ma anche quella di mantenere dotazioni finanziarie e misure di sostegno. Su questo c’è convergenza di posizioni tra regioni italiane, francesi e spagnole, ma il lavoro è difficile perché la Commissione europea ha già licenziato il testo del nuovo regolamento dedicato al comparto marittimo. Testo ora all’esame del Parlamento europeo, è quindi estremamente importante essere qui a Bruxelles a rappresentare le nostre posizioni, affinché le richieste che avanziamo siano recepite. L’obiettivo di sostenere la crescita della Pesca è condiviso dalle istituzioni europee, ma non siamo d’accordo sulle modalità di raggiungere questo obiettivo”. Così Sara Giannini, assessore alle Attività produttive e Pesca, commenta l’appuntamento conclusosi ieri sera al Parlamento Ue, dedicato al futuro della politica per la Pesca europea. La bozza di nuovo Fondo europeo per Affari marittimi e Pesca, ha riferito l’Assessore – unico rappresentante per l’Italia all’incontro – non ha riscontrato il gradimento delle Regioni europee a vocazione marittima, che chiedono il mantenimento degli aiuti alla flotta, all’ammodernamento e del fermo biologico. Gli ulteriori aspetti critici evidenziati da Sara Giannini nel suo intervento hanno riguardato l’integrazione degli strumenti finanziari esistenti e il rischio di un aumento della complessità burocratica. Ed ancora, la dotazione finanziaria del nuovo Fondo, che è solo apparentemente aumentata, l’interruzione del sostegno delle misure di aiuto dirette alla flotta e l’assenza di una chiara visione di rilancio indirizzata ai giovani.
L’Assessore ha poi preso parte oggi all’audizione al Parlamento europeo sulla Cantieristica. Un appuntamento – a cui ha partecipato anche il presidente del Consorzio navale marchigiano, Gianluca Fenucci - tra le diverse Regioni europee a vocazione cantieristica, che ha portato alla condivisione di un documento sottoposto al Parlamento Ue, per affrontare le difficoltà del settore e prepararne il rilancio. “Abbiamo portato l’esperienza delle Marche – ha commentato Sara Giannini – indicando le prossime azioni che realizzeremo per il rilancio del distretto del mare. Un progetto a cui è importante che partecipino la cantieristica privata, la Fincantieri, le associazioni di categoria dell’indotto, affinché sia possibile inserirsi in un cluster nazionale e usufruire dei fondi europei previsti nella nuova programmazione”.
Le Regioni di area mediterranea hanno predisposto un protocollo d’intesa al quale hanno aderito le principali Regioni marittime francesi, spagnole, tedesche, polacche e scandinave, per sostenere le future riforme del settore cantieristico e navale europeo. Il documento è stato presentato ai referenti di Parlamento e Commissione europea e alle rappresentanze permanenti presso le istituzioni di Bruxelles degli Stati membri coinvolti.
“E’ necessario fare nuovi investimenti per ridare vita alla cantieristica, ormai posta al centro di ambizioni dell'Unione europea nei settori della ricerca, dell'innovazione e della competitività”, conclude l’Assessore.