Al via il primo agrinido regionale

Al via il primo agrinido regionale

Petrini: L’esperienza di Pievebovigliana una delle primissime in Italia

 

Ancona - “Con il bando per gli agrinido, la Regione Marche ha riconosciuto il valore dell'attività agricola non solo come produttrice di beni primari e di tutela dell’ambiente, bensì anche come promotrice di servizi di welfare sociale, specie in ambito montano e periferico, dove maggiormente carenti sono i servizi alle famiglie. Nell’entroterra un comune su due non dispone di asilo nido, un’iniziativa come questa è quindi particolarmente importante. Quella di Pievebovigliana è una delle primissime esperienze del genere in Italia. I bambini che frequenteranno l’agrinido avranno la possibilità di vivere a contatto con la natura, imparando sin da piccoli a rispettarla, a conoscerla e a familiarizzare con una corretta alimentazione”. Paolo Petrini, vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’Agricoltura, commenta così l’avvio del primo agrinido regionale, realizzato a Pievebovigliana (Mc) da parte di un’azienda agricola e agrituristica biologica. Oltre a Petrini era presente all’inaugurazione ufficiale presso la “Sapori di Campagna” di Maccario Aureli, anche il Sindaco, Sandro Luciani.
Quella avviata è una piccola classe con massimo sette ospiti, dove verranno garantite tutte le abituali cure quotidiane. I bimbi, seguiti da educatori affiancati dai titolari dell’azienda, potranno partecipare alla cura dell’orto, conoscere gli animali della fattoria, partecipare ai vari momenti della vita in campagna. Il menu, rigorosamente a base di prodotti freschi e di stagione coltivati in azienda, è stato elaborato in collaborazione con l’Asur 10 di Camerino.
L’agrinido è un servizio educativo rivolto a bambini da 1 a 3 anni, svolto dall'imprenditore agricolo attraverso l'utilizzo della propria azienda, in connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento. L'attività agricola rimane principale, sia in termini di tempo dedicato, sia di personale impiegato, mentre quella educativa viene svolta secondo le prescrizioni della normativa di settore, in base al progetto pedagogico e architettonico stabiliti dalla Giunta regionale. Il riferimento è, rispettivamente, alla legge regionale 9 del 2003 - Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l`infanzia, per l`adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie - e alla delibera di Giunta 722 del 2011 - Modello di agrinido di qualità per le Marche.
Per individuare i migliori modelli educativi, organizzativi e didattici in ambiente rurale, ricco di stimoli e risorse naturali, è stato costituito un Comitato tecnico scientifico in partnership con la Fondazione Montessori del Comune di Chiaravalle. Con una delibera del luglio 2010, infatti, la Giunta regionale ha approvato uno specifico accordo di collaborazione per lo sviluppo di servizi educativi e didattici con la Fondazione.
Il contributo regionale può essere concesso a fronte dei costi di gestione per i primi due anni di attività, a parziale copertura delle spese per personale, materiale didattico, sanitario, di pulizia, per i pasti, manutenzione, utenze e pubblicità. Ammesso anche l'adeguamento degli spazi interni ed esterni, dell'impiantistica e degli arredi strettamente funzionali all'attività.