Così si è chiuso il 2011 del nuovo Comitato Direttivo dell’Ente ascolano. Le novità più rilevanti, annoverate negli articoli 7 e 10 del Regolamento, consistono in misure incentivanti o in oneri azzerati per alcune tipologie di impresa.
In particolare, sia le imprese costituite da giovani tra i 18 e i 35 anni e donne sia le imprese cooperative non dovranno corrispondere alcun corrispettivo se operanti su fabbricati con superficie coperta inferiore a 1.000 mq; mentre viene applicata una riduzione del 50% invece per le imprese di nuova costituzione (art. 10).
Per tutte le altre categorie gli oneri a carico dell’impresa, nel caso di interventi su aree di almeno 35.000 mq (art. 7-integrazione), vanno scontati del 40%.
“Un piccolo ma importante passo verso il rilancio dell’economia picena. L’intento dell’Ente è di aiutare questo territorio agevolando la riutilizzazione di edifici industriali per la creazione di nuovi posti di lavoro”, commenta il presidente, Luigi Merli.
Le variazioni sono state approvate il 21 dicembre 2011, a distanza di 8 mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio Generale di Piceno Consind e dopo aver riattivato le funzioni dell’Ente, sia operative che finanziarie.
“Ci siamo messi al lavoro affrontando una situazione al collasso totale – ricorda Merli -, con pignoramenti anche sui beni mobili dell’ente con un’attività finanziaria completamente paralizzata, con molteplici rate di mutuo non pagate e con un arretrato di anni di pratiche urbanistiche. Ad oggi, l’Ente ha una fluida attività operativa, soprattutto nel settore urbanistica con l’azzeramento dell’arretrato e la riattivazione finanziaria. Sono state pagate tutte le rate-mutuo in arretrato, risolto l’annoso problema dei due sottopassi di Monteprandone e Monsampolo del Tronto e in via di totale risoluzione il problema principale della gestione dell’ente e cioè il comparto depurazione, con trasferimento della depurazione consortile all’ATO/CIIP”.