La lotta degli operai Fincantieri esempio per i lavoratori marchigiani

La lotta degli operai Fincantieri esempio per i lavoratori marchigiani

La loro forza e determinazione è stata in grado di piegare i vertici dell’azienda

 

Così una nota del Partito comunista dei lavoratori di Ancona. «La rivendicazione della “divisione del lavoro fra tutti” e di “o tutti o nessuno” ha portato oggi, dopo mesi di fermo, alla riapertura dei cancelli, alla ripresa immediata dell’attività ed all’arrivo delle prime lamiere all’arsenale. L’azienda ha affidato al cantiere di Ancona la costruzione di due navi mini-cruise Silver Sea. Solo sessanta lavoratori verranno accompagnati alla pensione tramite “mobilità volontaria”, con uno stipendio netto che sarà comunque intorno ai 1400€ mensili.
Dove hanno fallito le tante promesse non mantenute di politici di vari schieramenti e dei massimi rappresentanti del clero (per far smobilitare la protesta si era scomodato persino il Papa) sono riusciti i lavoratori: la loro forza e determinazione è stata in grado di piegare i vertici dell’azienda e strappare risultati.
Il Partito Comunista dei Lavoratori si augura che questa vicenda sproni i tanti lavoratori marchigiani che rischiano il posto ha ricercare l’unificazione delle vertenze delle diverse aziende: tramite un reale coordinamento formato dai rappresentanti delle diverse realtà e la creazione di una cassa di resistenza.
Quando i padroni attaccano bisogna dire basta alla concertazione al ribasso o alla negoziazione delle perdite e respingere qualsiasi tentativo di metterci gli uni contro gli altri. Tutto il resto sono solo parole che non rispecchiano in alcun modo la realtà».

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