Farmacie, gli ascolani promuovono

Farmacie, gli ascolani promuovono

Soddisfatto l'80,2% degli utenti

Questi sono i dati che vengono fuori da un’indagine voluta dal consorzio Co.D.In (consorzio per la distribuzione indiretta del farmaco in regime di convenzione), commissionata dall’Università Politecnica delle Marche che ha analizzato il sistema distributivo dei farmaci e il “Progetto Marche”(cioè il sistema di distribuzione che dal 2006 fornisce una doppia consegna giornaliera a circa 500 farmacie nel territorio regionale) in provincia di Ascoli Piceno e su tutto il territorio marchigiano.

Per quanto riguarda Ascoli Piceno, possiamo notare che viene mantenuto un rapporto fiduciario col medico di base per avere tutte le informazioni necessarie al ritiro del farmaco (67,9% degli intervistati).

In generale l’84,2% degli utenti dichiara di non avere disagi di nessuna natura nel reperire il farmaco, ed è soddisfatto dell’accessibilità del servizio offerto. Per il 57,1% degli intervistati il prezzo del farmaco è adeguato e addirittura il 90,9% non vuole pagare un sovrapprezzo per un servizio di consegna del farmaco a domicilio.

«Siamo pienamente soddisfatti dei risultati che emergono da questa inchiesta – ha affermato il presidente di Federfarma Ascoli, Pasquale D’Avella – la cosa che maggiormente ci colpisce è l’elevata soddisfazione che gli utenti hanno per l’ottima qualità garantita dal servizio offerto dalle nostre farmacie territoriali. Siamo consapevoli dell’importante funzione svolta dalle farmacie anche nelle aree interne e nei piccoli e piccolissimi centri dell’entroterra, dove le farmacie rappresentano dei presidi sanitari strategici che andrebbero tutelati maggiormente da parte delle istituzioni».

Questa L’analisi mette in luce anche l’andamento annuale della spesa farmaceutica ma soprattutto la qualità del rapporto che si instaura tra il consumatore e le farmacie territoriali



Sempre nel biennio 2009-2010 diventa più centrale il ruolo della sanità vista come fattore di sviluppo economico: un incremento di un punto della spesa sanitaria può comportare un incremento del PIL di 0,26 punti percentuali.

Per fare questo però l’eccessiva e mal controllata spesa farmaceutica non deve essere un ostacolo alla crescita: in questo biennio la distribuzione diretta effettuata verso farmacie ospedaliere è aumentata così come la spesa pro-capite del 20,37%, mentre la distribuzione “per conto” attraverso il circuito del Progetto Marche riscontra un aumento contenuto della spesa pro-capite dell’11,30%.

In merito alla distribuzione dei farmaci PHT (cioè i medicinali utilizzati per curare patologie molto gravi come quelle tumorali neurologiche, virali ecc…), la Regione Marche ne vede diminuire la spesa lorda pro-capite di 54 punti in percentuale, rispetto ai farmaci di fascia A diminuita di 1 punto percentuale. Gli utenti ritengono che il livello di servizio offerto dal farmacista in termini di assistenza nell’uso del farmaco sia molto buono( il 57,7% degli intervistati nella provincia di Ascoli Piceno).