Disabili, a Pagliare l'eccellenza del centro diurno

Disabili, a Pagliare l'eccellenza del centro diurno

Nel ’91 decise di investire nel sociale offrendo accoglienza a chi vive una situazione di disabilità

La manifestazione ha avuto inizio con la scopertura della targa apposta all’ingresso del Centro, realizzata in ceramica proprio dai ragazzi diversamente abili. Presenti alla cerimonia oltre ai sindaci dei Comuni della Vallata del Tronto diverse autorità.
I locali del Centro erano prima sede degli ambulatori per dialisi, quindi a norma sotto ogni profilo e al loro interno attraverso un’adeguata programmazione, vengono svolte dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 16.30, diverse  attività rivolte soprattutto al miglioramento della vita di questi ragazzi ed allo sviluppo delle loro competenze personali e sociali. Tra i laboratori si annoverano quello di ceramica, pittura, informatica, giornalismo teatro e alcuni spazi sono adibiti alla terapia fisica.  Il Centro gestito dalla cooperativa Service Coop, attivo dal ’91, attualmente accoglie 16 giovani, alcuni dei quali non residenti nei Comuni dell’Unione. Nonostante le difficoltà economiche che attanagliano gli enti locali, l’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto e la Regione Marche hanno impegnato proprie risorse per dare risposte concrete alle esigenze di soggetti diversamente abili e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare questo tipo di problemi.
“Questa è una struttura d'eccellenza - ha commentato l’assessore regionale al Piceno, Antonio Canzian - e rappresenta un'occasione per dimostrare che i soldi pubblici vengono investiti bene offrendo servizi utili ai cittadini, assicurando una vita migliore ai più svantaggiati e contribuendo ad aiutare tante famiglie del territorio. Infatti, uno degli obiettivi della struttura è quello di funzionare da punto di riferimento per tutte le famiglie che convivono con i problemi di un familiare diversamente abile. I genitori dei ragazzi spesso vivono in solitudine tutti i disagi che la malattia comporta”.
“Posso affermare – ha concluso Canzian – che questo Centro connota virtù e potenzialità possedute dal Piceno ed è un modello da esportare in altri territori delle Marche per l’integrazione socio sanitaria a servizio della nostra comunità”.