Imu sulla prima casa, penalizzati pensionati e lavoratori dipendenti

Imu sulla prima casa, penalizzati pensionati e lavoratori dipendenti

Per una famiglia con un figlio a carico, l’IMU peserà 83 euro medi l’anno

"A seconda della composizione del nucleo familiare l’incidenza dell’IMU sarà differente: per una famiglia con un figlio a carico, l’IMU peserà 83 euro medi l’anno (in 21 città), per una famiglia con due figli a carico l’imposta peserà mediamente 33 euro mentre con tre figli a carico l’imposta diventa nulla in 66 Città capoluogo (tra cui Ancona); con 4 figli a carico si annulla, invece, in 85 capoluoghi

Per molti possessori di seconde case potrà esserci, invece, addirittura un risparmio per i redditi medio alti in diversi capoluogo di città.

Infatti, se un possessore di una seconda casa ha un reddito da professionista da 90 mila euro, l’aggravio dell’IMU sarà di soli 7 euro, mentre per un lavoratore dipendente o pensionato con un reddito di 23 mila euro, che ha, ad esempio, la fortuna di avere ereditato un’abitazione nella città di origine, l’aggravio potrà superare anche i 95,36 euro.

Ciò è possibile in quanto l’Imu non è un’importa progressiva come l’Irpef. In questo modo più è alto il reddito e meno incidenza avrà l’IMU. Questa manovra, dunque, diversamente da quanto sostenuto dal Governo, grava sempre sui soliti noti: lavoratori dipendenti e pensionati. Infatti, nonostante l’emendamento aumenti le detrazioni sulla prima casa legate al numero dei figli, i più penalizzati restano gli oltre 9 milioni di pensionati proprietari di una casa, che non hanno a carico figli minori di 26 anni e che pagheranno mediamente un’IMU di 133 euro l’anno.

I calcoli derivano da una simulazione della UIL Servizio Politiche Territoriali, che ha analizzato gli effetti dell’introduzione dell’IMU come prevista dal Decreto “salva Italia”, nelle 104 Città capoluogo di provincia, sulla media delle rendite catastali A/2 e A/3 in tali città, rapportate a un immobile di 5 vani in zona semi centrale".

 

IMU PRIMA CASA

La reintroduzione dell’IMU sulla prima casa porterà dei benefici in 59 capoluoghi di provincia, rispetto alla vecchia ICI e mediamente a livello nazionale uno sconticino di 3 euro.

Questo per effetto delle aliquote e delle detrazioni: la media delle aliquote applicate nel 2008 sulla prima casa era del 4,98 per mille, a fronte dell’aliquota del 4 per mille dell’IMU; la media delle detrazioni era, nel 2008, di 117,27 euro a fronte dei 200 euro dell’IMU.

A livello di singole Città, a Roma, dopo l’aumento delle detrazioni si pagherà mediamente un’IMU sull’abitazione principale di 411,47 euro con punte di 511,47 euro senza figli a carico e 311,47 euro per 4 figli a carico; a Milano mediamente si pagheranno 376,77 euro, passando dai 476,77 euro per una famiglia senza figli a carico, a 276,77 euro per una famiglia con 4 figli a carico.
 

IMU SECONDE CASE

Per un reddito da lavoro dipendente e pensione di 23 mila euro l’anticipo dell’IMU sulla seconda casa peserà nel prossimo anno 632,73 euro a fronte dei 537,37 euro di quest’anno (+17,7%), mentre un lavoratore autonomo con reddito di 90 mila euro pagherà ugualmente 632,73 di IMU, a fronte dei 625,37 euro di quest’anno pagati tra ICI ed IRPEF (+ 1,2%).

Mentre nel primo caso c’è un aggravio generalizzato, nel secondo caso, in 59 Città, un professionista pagherà meno imposte, come nel caso di Roma dove avrebbe un risparmio di 54,61 euro;

Mentre nel caso di un reddito fisso di 23 mila euro l’aggravio maggiore si avrebbe a Milano con 367,15 euro in più

In termini assoluti l’IMU sulla seconda casa peserà complessivamente 1.351,79 euro a Roma; 1.285 euro a Milano; 1.252,88 euro a Bologna; 1.022,08 euro a Firenze; 1.008,90 euro a Rimini.

Secondo la UIL “Per compensare il mancato gettito dell’Irpef fondiaria la metà degli importi derivanti da questa imposta andranno allo Stato centrale”.
 

CONCLUSIONI

Francesco Fabiani della UIL Pensionati “ritiene necessario che Governo e Parlamento possano rimediare a tali distorsioni, introducendo detrazioni più alte per tutti e non solo per coloro che hanno figli. Ad esempio, per i pensionati sarebbero necessarie detrazioni progressive in base alla proprio reddito.

Le risorse si possono trovare facendo pagare di più chi ha immobili non adibiti a prima casa, con un prelievo progressivo che tassi maggiormente la terza o quarta casa. Questa è una proposta che coniuga davvero i concetti racchiusi nelle tre parole chiave di queste settimane ”equità, crescita e rigore”.

 

IMU PRIMA CASA: LE TABELLE NELLE MARCHE

L’elaborazione tiene conto della media delle rendite catastali delle singole Città (A/2 e A/3), rapportate ad un immobile sito in zona semi centrale, con 5 vani, equivalenti a circa 90 mq. Per la media si è tenuto conto di una famiglia con due figli a carico, in quanto la media ISTAT, indica in 1,56 figli per famiglia.

città

IMU 1^ Casa senza figli a carico

Media A/2 e A/3

IMU 1^ Casa con 1 figlio a carico

Media A/2 e A/3

IMU 1^ Casa con 2 figli a carico

Media A/2 e A/3

IMU 1^ Casa con 3 Figli a carico

Media A/2 e A/3

IMU 1^ Casa con 4 Figli a carico

Media A/2 e A/

MEDIA IMU 1^ Casa con 4 figli a carico Media A/2 E A/3

Ancona

99.35

49.35

0

0

0

0

Ascoli P.

36.41

0

0

0

0

0

Macerata

108.02

58.02

8.02

0

0

8.02

Pesaro

71.15

21.15

0

0

0

0

media

133.00

83.00

33.00

0

0

0



IMU SECONDE CASE DISPONIBILI: LE TABELLE CON REDDITO IMPONIBILE
DA LAVORO DIPENDENTE E PENSIONE DI 23 MILA EURO

Il riferimento è quello della media delle rendite catastali delle singole Città (A/2 e A/3), rapportate ad un immobile sito in zona semi centrale, con 5 vani, equivalenti a circa 90 mq. Per la media si è tenuto conto di una famiglia con due figli a carico, in quanto la media ISTAT, indica in 1,56 figli per famiglia. Per il calcolo dell’IRPEF si è tenuto conto di un reddito fisso (lavoro dipendente e pensione), di 23 mila euro e delle aliquote Regionali (compreso l’aumento dello 0,33%) e Comunali deliberate dalle singole Regioni e Città per il 2011. L’IMU è calcolata con l’aliquota del 7,6 per mille, mentre l’ICI sulle aliquote deliberate dalle singole Città per il 2011

città

anno 2011

anno 2012

diff. ICI - IRPEF

 

 

 

 

 

con IMU

 

ICI

Tot. IRPEF

Tot. Tasse

 

 

 

 

 

 

casa

IMU

V.A.

%

Ancona

332,98

257

589,98

568,76

-21,22

-3,6

Ascoli P.

262,97

110

327,97

449,18

76,21

20,43

Macerata

342,62

263

605,62

585,24

-20,38

-3,37

Pesaro

301,61

206

507,61

515,18

7,57

1,49

media

355,37

270

625,37

632,73

7,36

1,18

 

ICI ED IMU PRIMA CASA A CONFRONTO: LA TABELLA NELLE MARCHE

L’elaborazione tiene conto della media delle rendite catastali delle singole Città (A/2 e A/3), rapportate ad un immobile sito in zona semi centrale, con 5 vani, equivalenti a circa 90 mq. Per la media si è tenuto conto di una famiglia con due figli a carico, in quanto la media ISTAT, indica in 1,56 figli per famiglia, in quanto già precedentemente molte Città avevano già previsto detrazioni maggiorate per l’ICI prima casa legate ai componenti il nucleo familiare.

città

ALIQUOTE 2^ CASA anno 2011

ALIQUOTE 1^ CASA anno 2011

DETRAZIONI 1^ CASA anno 2011

ICI PRIMA ANNO 2008 CASA MEDIA A/2 e A/3

IMU 1^CASA MEDIA A/2 e A/3

DIFFERENZA ICI IMU

V.A.

Ancona

7,00

4,00

103.29

83.80

99.35

15.55

Ascoli P.

7,00

4,95

103.29

76.20

36.41

-39.79

Macerata

7,00

4,00

103.29

118.10

108.02

-10.08

Pesaro

7,00

4,90

103.29

81.40

71.15

-10.25