Quella operata oggi è una scelta avventata, che non porta chiarezza su una vicenda che interessa numerosi agricoltori marchigiani. Anzi innesca aspettative che non potranno concretizzarsi”. È il commento del vice presidente della Giunta regionale e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, dopo la soppressione dell’articolo 18 della legge regionale sull’assestamento di bilancio (la 16/2010), votata dall’Assemblea legislativa nella seduta odierna. “Se lo scopo della votazione era quello di impedire il pagamento delle cartelle già emesse, l’obiettivo non è stato raggiunto – afferma Petrini – L’efficacia dell’abrogazione non ha effetto giuridico retroattivo, per cui gli utenti si troveranno a dover comunque pagare quanto già speso per le opere idrauliche di difesa. L’Assemblea ha scelto di percorrere una scorciatoia, invece di seguire la strada maestra indicata dalla Giunta regionale nella proposta di legge (all’esame della stessa Assemblea) che riforma le materie della bonifica e dei relativi Consorzi. Non può essere ignorato che i Consorzi di bonifica sono enti associativi di origine privatistica, la cui abolizione richiede una legge costituzionale. Strutture e funzioni non possono venire cancellate, senza una legge nazionale, ma possono essere meglio normate e adattate alle esigenze degli agricoltori e del territorio, come indicato nella proposta di legge della Giunta regionale”.