E’ questo uno dei risultati dell’adunanza congiunta delle assemblee consiliari recentemente riunitesi in forma solenne a Civitella del Tronto, per la prima volta dall’Unità D’Italia, grazie all’iniziativa dal titolo emblematico “ Il Piceno:da confine di Stato a territorio senza confini” fortemente voluta dai Presidenti dei Consigli di Ascoli Piceno e Teramo, Armando Falcioni e Mauro Martino.
Nella splendida cornice della fortezza borbonica di Civitella, simbolo dell’antico confine di Stato che divideva i due territori, in una sala consiliare strapiena e gremita di sindaci, amministratori, ma anche rappresentanti di associazioni di categoria, culturali e da tanti cittadini, alla presenza dei Presidenti Piero Celani e Walter Catarra e delle Giunte provinciali pressoché al completo, si è sviluppato in forma istituzionale un tema importante e rilanciato più volte negli anni: come e con quali forme far cooperare due territori divisi dai confini territoriali, ma accomunati da molti elementi materiali e immateriali come: tradizioni, cultura, abitudini di vita, tessuto socio economico e produttivo. Le valli del Tronto e Vibrata insieme contano 250.000 abitanti ed è notorio come la seconda veda la prima come punto di riferimento naturale per scuole, servizi ed altro e la seconda veda la prima come modello di vivacità e genialità imprenditoriale. Basti pensare a quello che accade ogni giorno tra S.Benedetto e Martinsicuro, Ancarano e Castel di Lama, Controguerra e Spinetoli, Maltignano e S. Egidio, Folignano, Civitella e Valle Castellana.
“Sono particolarmente soddisfatto dell’insperato successo di partecipazione dell’adunanza congiunta, obiettivo che rincorrevo da tempo, perché si tratta di un tema quanto mai attuale in questo momento dove le Province sono ad un bivio in quadro di riassetto istituzionale che rischia di penalizzare ulteriormente territori “marginalizzati” posti al confine tra due Regioni a cui la legislazione statale affiderebbe competenze centralizzate in luogo delle Province – evidenzia il Presidente del Consiglio provinciale di Ascoli Piceno Falcioni - anche questa iniziativa cosi partecipata ha dimostrato la forza progettuale e propositiva delle tanto vituperate Province, enti di area vasta già conosciuti in epoca preunitaria, probabilmente fondamentali per l’unità che festeggiamo ed ora, pare, facile preda da sacrificare, con presupposti e dati quantomeno non rispondenti alla realtà. Eppure proprio dalle Province è venuta la spinta propulsiva per un consiglio congiunto, che vorrei definire storico, alla ricerca non di formule astruse, di alchimie amministrative, ma di forme di collaborazione superiori agli strumenti adoperati fino ad oggi, anche ipotizzando, perché no, aree vaste interregionali. Soluzioni mirate, specifiche, come hanno evidenziato i nostri relatori, prevedendo particolari forme di autonomia negli statuti regionali, affinché i territori Piceno ed Aprutino, che singolarmente rischiano di produrre marginalità e zone franche (queste nel senso deleterio della parola), siano invece messe in grado di dispiegare appieno tutte le loro potenzialità di crescita in sinergia. Il messaggio positivo emerso da questo Consiglio congiunto, unico nel suo genere nel panorama istituzionale nazionale, è stato quello non di inglobare, stravolgere o modificare i confini, bensì di abbracciarli, nell’interesse delle nostre amatissime zone.
Certo è che se le competenze provinciali passassero alla Regione, in tema di probabile riforma istituzionale, il discorso aperto a Civitella, e già più volte sollecitato dalla società civile dei due comprensori, potrebbe essere la vera novità nell’ambito di stravolgimenti ancora poco chiari, affinchè i confini regionali, in antitesi con il moderno, e splendido, messaggio dell’Italia unita non tornino ad essere tanti piccoli confini di Stato di prerisorgimentale memoria”.
Ai partecipanti i presidenti di Consiglio di Ascoli e Teramo ed il Sindaco di Civitella hanno donato una riproduzione anastatica del primo progetto post-unitario sul fiume Tronto,datato 1864, fornito dall’archivio della provincia di Ascoli Piceno.