“Il Natale infatti – evidenzia il direttore Giorgio Fiori - è sempre Natale ed i regali rappresentano comunque una spesa “necessaria” per la grande maggioranza dei consumatori, pur se il budget di spesa sarà, quest’anno, ovviamente ridimensionato, ma non inferiore a quello dello scorso anno”. “Il sentiment è negativo ma non depresso – secondo Fiori – per cui non ci sarà nessun tracollo, sia per la consueta ritualità appunto dei regali e delle spese, a cui viene destinata una quota delle tredicesime, ma anche perché in tanti esercizi (e non solo nei centri commerciali) si propongono pur in questo periodo prenatalizio, tantissimi prodotti sottocosto ed offerte speciali, anticipando di fatto in sordina, i saldi che ufficialmente partiranno solo dal 5 Gennaio”. “Per quanto poi riguarda le tipologie di spesa - precisa Fiori - si stima, che nel Piceno si registrerà una sorta di tenuta del comparto alimentare soprattutto per i prodotti tipici e della tradizione (ma non ai livelli degli anni passati), mentre si avranno ancora maggiori criticità per editoria, abbigliamento ed elettronica registrandosi, per la prima volta, cedimenti sulla tecnologia e telefonia”. “Andranno meglio, sempre in senso relativo, vini, profumi, cosmetici e giocattoli, registrandosi nel contempo un significativo incremento dei consumatori che acquisteranno direttamente i regali su internet”. “Siamo certi – aggiunge il presidente Igino Cacciatori – che almeno le vendite natalizie, pur se ridimensionate, reggeranno poiché dalle nostre part regge ancora un certo clima di fiducia delle famiglie in genere. Quello che invece è più preoccupante – stigmatizza Cacciatori - è il calo dei consumi che quasi certamente si registrerà subito dopo il Natale, alla luce degli ulteriori avvenimenti dell’imposizione, previsti nell’ultima manovra, che andranno a colpire i livelli medio – bassi ed ancora gli operatori commerciali”.