Con questo spirito il Presidente Francesco Gaspari intende sviluppare un percorso con i sindaci dei più importanti comuni del territorio per formulare proposte utili a rimettere in moto l'economia provinciale. Il primo incontro si è tenuto con Guido Castelli, sindaco del capoluogo piceno.
La prima proposta affrontata riguarda l'attivazione della licitazione privata per gli appalti pubblici con importi inferiori al milione di euro.
In provincia di Ascoli Piceno, è di 100 milioni di euro il valore complessivo dei lavori sotto il milione di euro nel Piano triennale delle Opere pubbliche. Per il Comune di Ascoli Piceno si tratta, nel triennio 2011-2013, di 34,7 milioni di euro. Per San Benedetto del Tronto, nel triennio 2012-2014 sono attivabili risorse per 18,4 milioni di euro, a Grottammare sempre nello stesso triennio si tratta di lavori per 6,8 milioni di euro e, infine a Castel di Lama 2,7 milioni di euro sempre nei tre anni.
La richiesta di Ance Ascoli Piceno consiste nel riservare ai costruttori piceni, con un meccanismo di rotazione, tutti i lavori sotto il milione di euro che la pubblica amministrazione intende effettuare. Gli effetti positivi sarebbero molteplici: taglio dei tempi delle gare d'appalto, cantieri più efficienti, accelerazione delle pratiche burocratiche e aumento dell'occupazione.
“Quella dell'introduzione della licitazione privata è solamente una delle manovre necessarie per risollevarsi dalla crisi attuale - afferma il Presidente Gaspari - la più importante rimane lo sblocco del patto di stabilità che impedisce agli enti locali di spendere le proprie risorse economiche”.
In merito, la Regione Marche ha recentemente approvato un trasferimento di 90 milioni di euro agli enti locali, in base ai criteri previsti dal Patto di stabilità regionale verticale. Alla provincia di Ascoli Piceno sono andati 17 milioni di euro di cui 3,4milioni al Comune di Ascoli Piceno.
Anche il sindaco della città capoluogo, Guido Castelli, afferma che «l'unico nemico dello sviluppo del territorio è il Patto di stabilità interno, che detta limiti di spesa anche quando ci sono le risorse».
Ance e il Comune di Ascoli Piceno considerano fondamentale il rilancio del settore edile per lo sviluppo del territorio continuando l'impegno a favore delle imprese edili.