Ancona – Un lavoro silenzioso e discreto, poco riconosciuto ma che ha tenuto in piedi il sistema regionale del welfare. E' quello che hanno compiuto le cooperative sociali delle Marche, oggi 221, istituite con la legge 381 del 1991 ma già operative dagli anni '70 e '80, nate dalla volontà di alcuni cittadini, per lo più giovani, ispirati da forti ideali civici, che si sono messi all'ascolto dei bisogni della società, hanno provato a leggerli e a rispondere con i fatti. Oggi, quel percorso più che ventennale, celebrato ad Ancona, a Palazzo Li Madou, nel convegno "La sfida per un nuovo welfare universale", organizzato da Agci, Confcooperative, Legacoop e Unci Marche, ha portato le coop sociali a seguire 75.000 utenti cui garantiscono servizi, fra gli altri, all'infanzia, alle persone anziane, a quelle disabili, occupano 9.194 persone, con 11.753 soci. Un lavoro che ha permesso, nelle coop sociali di tipo B, l'inserimento lavorativo di 2.000 persone, soggetti svantaggiati che hanno trovato un loro ruolo attivo nella società, e che ha portato anche a contribuire all'economia regionale con un fatturato di 231,72 milioni di euro. "Pochi sanno - hanno affermato le quattro Centrali cooperative durante l'incontro - che se i cooperatori sociali non lavorassero due giorni consecutivi in questa regione, ci sarebbero grossi problemi conseguenti al blocco dell'eorgazione dei servizi fondamentali per il benessere dei cittadini". A fine 2013, è stato spiegato, i servizi diurni e residenziali, l'assistenza domiciliare a persone anziane e disabili saranno gestiti per circa l'80% da cooperative sociali, dove il 70% dei lavoratori sono donne. Il 40% dei servizi rivolti alla prima infanzia, la quasi totalità di residenze rivolte a tossicodipendenti, a minori con problemi sociali sono gestiti da coop sociali. Per il futuro, queste imprese, dovranno però pensare a nuove attività, dovranno investire e capitalizzare di più per mettersi in gioco anche nel mercato del privato, lavorare sulla progettazione, insieme agli Ambiti territoriali e agli altri soggetti interessati, legata ai territori per soddisfare singoli bisogni specifici, operare anche nel microwelfare di prossimità, creare percorsi di sperimentazione innovativi nel welfare. Dovranno trovare nuove forme di servizi sganciandosi dalla necessità di lavorare solo con gli Enti locali, con le gare d'appalto che devono fare i conti con una continua diminuzione di risorse pubbliche e con un sempre maggiore ritardo dei pagamenti, che mette, spesso, in grossa difficoltà la sopravvivenza delle cooperative stesse.
Nel ruolo della cooperazione sociale, ha affermato l'assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconi, "è fondamentale il continuare ad avere la massima attenzione alla centralità della persona". Marconi ha confermato per il 2012 le cifre già messe quest'anno nel bilancio regionale, malgrado i tagli nazionali, con un investimento di 120 milioni di euro, di cui 60 milioni dovrebbero essere suddivisi in 44 milioni per le residenze sanitarie assistite, 12 milioni per la disabilità, 2,5 milioni per la dipendenza. Alla stessa Regione, le coop sociali hanno riconosciuto l'impegno assunto per non effettuare tagli al bilancio ma hanno anche chiesto "che il welfare torni ad avere una maggiore centralità nelle politiche" e hanno annunciato una manifestazione in piazza che si svolgerà in febbraio. Il sociologo Ugo Ascoli, docente dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, ha disegnato il futuro del welfare locale, che dovrebbe prevedere "nuove alleanza fra terzo settore, Enti locali, sindacato, imprese, cooperative, associazioni di categoria per costruire progetti di reciproco interesse, attirare nuove risorse private, in aggiunta a quelle pubbliche, per attivare il "circuito virtuoso" servizi-occupazione-sviluppo locale-coesione sociale, come già accade in altri Paesi europei". La giornata in cui si sono festeggiati i vent'anni delle coop sociali ha visto anche lo svolgimento di una tavola rotonda su "Le risorse e i nuovi scenari istituzionali" con Comuni, Zone sanitarie, Regione Marche, Fondazioni bancarie, Banca Etica, e l’assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini. Coordinerà Stefano Trasatti, direttore di "Redattore sociale", e di una su "Le partnership per un welfare di comunità", cui parteciperanno Cgil, Cisl, Uil, Forum Terzo Settore, Confindustria, Compagnia delle Opere Marche Sud, Università e assessore regionale alla Cooperazione, Marco Luchetti. La celebrazione del ventennale si è conclusa con la premiazione di 30 coop sociali che hanno compiuto questo anniversario.