Impianto gas a San Benedetto, Donati: Nessun inquinamento

Impianto gas a San Benedetto, Donati: Nessun inquinamento

Gaspari: «Non deroghiamo sulla salute pubblica»

Così l’assessore regionale all’Energia e Fonti rinnovabili, Sandro Donati ha aperto la conferenza stampa, insieme al sindaco Giovanni Gaspari, illustrando il progetto proposto dalla società Gas Plus per lo stoccaggio di gas metano che in questi giorni ha suscitato timori da parte di alcuni abitanti sambenedettesi. “Per la fase di immissione – ha proseguito Donati - si rende di solito necessario un compressore, mentre per la fase di estrazione e reimmissione nella rete dei metanodotti può rendersi necessario un riscaldamento del gas che, con l’abbassamento di pressione, si raffredda procurando malfunzionamento a valvole e tubi. Per il caso di San Benedetto del Tronto occorrono entrambe queste fasi e la soluzione proposta dalla società per evitare emissioni gassose nella zona del piazzale della centralina, è quella di prevedere un compressore azionato da motore elettrico ed un riscaldatore anch’esso elettrico, da utilizzare solo in fase di estrazione. Non prevedendo più l’utilizzo di una caldaia si evitano le temute emissioni gassose in atmosfera tra cui anche le polveri sottili”.
“Inoltre, - ha affermato l’assessore nel descrivere l’iter burocratico - per l’utilizzo di un giacimento occorre il rilascio di una apposita concessione rilasciata dal ministero dello Sviluppo Economico ma prima di arrivare a questo ci sono alcune fasi istruttorie, quali la fase preliminare di valutazione di impatto ambientale, che fa capo al ministero dell’Ambiente e su cui la Regione deve esprimere un parere preliminare. Attualmente l’istruttoria regionale è quasi completata anche se il Comune di San Benedetto del Tronto non ha espresso alcun parere, anche se questo, poi, non è vincolante”. “Aggiungo – continua Donati - che il rilascio della concessione è comunque preceduto, in base alla normativa vigente, dall’Intesa regionale; questa che tiene conto dell’istruttoria tecnica effettuata, non è stata ancora richiesta da parte del competente dicastero, per cui l’amministrazione regionale non si ancora è attivata. Da notare, infine, che per il caso in esame, al fine di assicurare una molteplicità di soggetti operatori sul mercato, il giacimento in questione per l’estrazione del gas, è stato appositamente messo in gara per effettuare stoccaggio.
Alla gara non ha potuto partecipare l’Eni in quanto già concessionario del giacimento”. “Per l’aggiudicazione della gara – ha concluso l’assessore - basata esclusivamente su caratteristiche tecniche ed economiche del progetto, si è espressa una apposita commissione, di cui ha fatto parte l’ing. Calvarese, quale rappresentante regionale, che ha indicato il progetto della società Gas Plus come quello da preferire perché, tra l’altro, prevedeva un minor numero di pozzi da perforare e l’utilizzo di piazzole multiple che comporta un minor consumo del suolo”.  Il sindaco Gaspari in chiusura ha voluto fare chiarezza una volta per tutte sottolineando che “se non ci dovesse essere garanzia assoluta per la salute dei cittadini noi non potremmo dare alcun parere favorevole all’impianto. La sicurezza non si baratta, non alcun prezzo e noi non deroghiamo sulla salute pubblica”.