Ancona - “La Regione pone grande attenzione verso tutte le situazioni di crisi industriale presenti sul territorio che si ripercuotono sui lavoratori e sulle loro famiglie. Verso la situazione venutasi a creare alla Best di Montefano, la Regione ha subito istituito un tavolo istituzionale con la proprietà e le parti sindacali al fine di attivare procedure di tutela e reinserimento dei lavoratori in mobilità. Il 10 novembre scorso c’è stato un incontro, cui hanno partecipato l’azienda e le organizzazioni sindacali.
All’esito dell’incontro le parti hanno convenuto che continueranno il confronto sindacale per pervenire alla sottoscrizione di un piano per la soluzione della vertenza. Ciò per favorire l’acquisizione del sito industriale da parte di possibili acquirenti, con l’obiettivo di impiegare il massimo numero di lavoratori in mobilità.
E’ stato previsto l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per il tempo massimo utilizzabile, individuando anche le condizioni che ne favoriscano il pieno utilizzo di tutti i dipendenti. E’ stato inoltre prevista l’integrazione del trattamento e il riconoscimento ai lavoratori che lasceranno l’azienda durante o al termine del periodo di cassa integrazione di un incentivazione all’esodo. Inoltre è stato previsto un piano per favorirne la ricollocazione anche mediante incentivazioni da riconoscere alle aziende che li assumeranno e che preveda anche percorsi formativi e di riqualificazione.
Nel periodo necessario alla definizione di questi passi, previsti entro i termini della procedura di mobilità, l’azienda si è impegnata al regolare pagamento delle competenze mensili.
Le organizzazioni sindacali e l’azienda, successivamente all’incontro del 10 novembre, si sono incontrate nuovamente sia per verificare, in raccordo con il Ministero del Lavoro, la durata della cassa straordinaria, sia in merito all’esodo incentivato. Per quanto riguarda la ricollocazione dei lavoratori, l’azienda ha segnalato tre società che si occuperanno dell’outplacement.
Stiamo anche valutando assieme al Servizio legale della Regione l’applicazione della legge regionale 15/2009 che dispone la revoca di eventuali contributi, sia per delocalizzazione che per mancato mantenimento delle unità produttive per almeno 5 anni dall’erogazione.”