Immigrati, aprono nelle Marche le «scuole di cittadinanza»

Immigrati, aprono nelle Marche le «scuole di cittadinanza»

Marconi: La conoscenza della lingua, della cultura e dell’ordinamento giuridico sono fondamentali

“Conoscere la lingua e la cultura italiana, l’educazione civica e l’ordinamento giuridico del nostro Paese – spiega Marconi – sono fondamentali per la costruzione di una società integrata che trovi nella condivisione di alcuni principi e doveri e nel rispetto dei reciproci diritti, le basi di una comunità più solidale. Con la Scuola di cittadinanza auspichiamo il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di immigrati nella vita pubblica, sviluppando una cultura fondata sulla Carta Costituzionale, fonte primaria del diritto, in cui si associa il principio della libertà del cittadino con quello del dovere dello stesso di impegnarsi per la promozione e lo sviluppo della comunità in cui vive”.

Questo progetto è stato inserito tra le azioni prioritarie del Programma annuale regionale per l’immigrazione e trova una sua ragione d’essere anche in virtù dell’istituzione del test di conoscenza della lingua italiana che devono sostenere gli stranieri che intendono ottenere il permesso di soggiorno.

“La conoscenza della lingua – continua Marconi – e del sistema delle regole che organizzano la vita sociale, è veicolo per l’integrazione, il benessere e la sicurezza nell’ambiente in cui vivono e lavorano gli immigrati. Inoltre, la partecipazione consapevole e responsabile alla vita politica ed amministrativa favorisce il loro inserimento nella rete di diritti e doveri che sono principi costitutivi dell'essere cittadini”.

L’immigrazione straniera va letta oggi come fenomeno complesso di tipo familiare caratterizzato da aspettative legate ad esempio alla volontà di stabilizzazione e radicamento nel territorio in cui si vive.

Le Marche si possono ormai definire “terra di immigrazione”: i dati ISTAT indicano, al 1° gennaio 2010, 138.994 stranieri residenti. Dal 2002 al 2009 si è registrato un aumento del 157%. Le province di Ascoli Piceno e di Pesaro e Urbino segnalano l’incremento percentuale più consistente (rispettivamente +169,9 e +168,7). Attualmente la provincia con l’incidenza percentuale più alta sul totale dei residenti è Macerata con un valore pari al 10,5% (seguono Pesaro e Urbino con il 9.2%, Ancona con l’8,6% e Ascoli Piceno con il 7,7%) a fronte di una media regionale dell’8,9%. Tale dato colloca le Marche al 5° posto fra le regioni italiane, rispetto a una media nazionale del 7,0%. Per quanto riguarda la provenienza della popolazione immigrata nelle Marche, il primato è da attribuire al continente europeo (57,8%); seguono i Paesi dell’Africa con il 20,8%, dell’Asia con il 16% e delle Americhe con il 5,4%. Tra le nazionalità maggiormente presenti, si riconferma al primo posto l’Albania (15,8%), seguita da Romania (15,4%) e dal Marocco (10,4%).

Un dato interessante, fornito dal VII rapporto CNEL sugli Indici di integrazione degli immigrati in Italia, colloca inoltre le Marche al 5° posto a livello nazionale come attrattività territoriale.

Il Programma annuale regionale immigrazione, più in generale, intende assicurare ai cittadini stranieri un inserimento non conflittuale nella società marchigiana, una maggiore coesione sociale, una presenza legale nel territorio e la possibilità di rientro nel Paese di origine, oltre a garantire loro l’accesso ai servizi, il rispetto per le pari opportunità di genere, la tutela del diritto di asilo. “Rimuovere gli ostacoli che potrebbero impedire il pieno inserimento sociale, culturale e politico dei cittadini stranieri è importante – sostiene Marconi - Tante sono le difficoltà che incontrano i migranti e le loro famiglie e se non si assicura loro una reale possibilità di inserimento e partecipazione, è difficile prevedere uno sviluppo armonico della realtà”.

Per l’anno 2011, la Giunta Regionale ha destinato complessivamente per la realizzazione di questi interventi € 747.860,00. I fondi serviranno a sostenere le azioni dei Comuni e delle Comunità montane ricompresi all’interno degli Ambiti Territoriali Sociali. Nello specifico, per le Scuole di diritto ed educazione alla cittadinanza saranno destinati € 250.000,00; le restanti risorse saranno così ripartite: € 20.000,00 per il Comune di Porto Recanati per la riqualificazione del quartiere Hotel House per favorire l’identità culturale e religiosa; € 50.000,00 da destinare alle organizzazioni attive nell’assistenza agli immigrati per progetti di rimpatrio volontario assistito, soprattutto per migranti provenienti dalle aree di crisi del Nord Africa; infine, € 427.860,00, secondo i criteri previsti dal Programma triennale regionale, per progetti di integrazione e per servizi specifici e per progetti a sostegno delle attività delle associazioni di immigrati iscritte al Registro regionale.