Porta Gemina, detta anche Porta Binata e Porta Romana, fu costruita sulla preesistente Porta Picena distrutta da Gneo Pompeo Strabone e ritrovata durante gli scavi condotti nel XX secolo. Le truppe di Federico II arrecarono notevoli danni alla Porta alla quale, in fase di restauro, venne aggiunta una seconda serie di archi medioevali davanti a quelli romani. Nel periodo medioevale la Porta fu poi inglobata nel sistema fortificato della città e per il passaggio di ingresso e di uscita si utilizzava un solo arco, l’altro era inutilizzato per la presenza di una piccola chiesa che occupava lo spazio tra le mura romane e quelle medioevali. Nel 1800 venne di nuovo riaperta integralmente.
“La Porta Gemina – ha commentato il sindaco Guido Castelli – è sicuramente uno dei simboli della città e come tale, vorrei assicurare sia il cittadino che ieri mi ha consegnato le due pietre che gli ascolani tutti, viene costantemente monitorata a tutela della sua integrità. Per questo ho dato immediate disposizioni perché si proceda alla sistemazione del muretto dal quale sono caduti i due cubetti di opus reticulatum”.
I lavori inizieranno il 2 novembre e consisteranno, sentita la Soprintendenza, nel mettere sottosquadro, 1 cm circa più indietro per evidenziare l’integrazione postuma, le pietre.
Nella giornata di ieri i tecnici comunali avevano compiuto un attento sopralluogo nell’area che, tranne le pietre che erano cadute dal basso muretto nel quale erano collocate, forse a causa dell’urto con qualche auto in manovra, non presenta alcun ulteriore pericolo.