La proposta viene bocciata senza riserve: ben altri sono, secondo gli ambientalisti, i costi inutili della politica, le spese improduttive da tagliare per risparmiare. “Si tratta, infatti, di una proposta – scrivono gli ambientalisti di Legambiente Ascoli e San Benedetto in una loro nota – che può trovare il favore dei cementificatori, non certo degli abitanti della Sentina o degli abitanti di Porto d’Ascoli, che considerano ormai la Sentina non più una zona degradata, ma un pezzo importante del nostro territorio. La Riserva ha saputo attuare, in questi anni, una progettualità che gli ha consentito di andare avanti con le proprie forze, ottenendo finanziamenti non solo Regionali ma anche Comunitari, quindi i soldi spesi per la Riserva sono stati spesi bene. La Riserva non è affatto un ente inutile, come invece lo sono tanti enti che costano centinaia di migliaia di euro l’anno e che non producono niente, enti che sono diventati con il tempo delle vere e proprie “mangiatoie” per i partiti di entrambi gli schieramenti. A livello locale ci sono moltissimi enti che potrebbero essere tagliati senza alcun problema, arrecando un notevole beneficio alle casse della Provincia e della Regione. Chi afferma di voler tagliare i costi della politica, dovrebbe indirizzare altrove la propria attenzione. L’istituzione della Riserva è stata, in questi anni, uno strumento fondamentale per impedire folli progetti di costruttori senza scrupoli. Siamo sicuri che il tentativo di azzerare i vertici della Riserva, sarà sicuramente respinto dalla maggioranza del Consiglio Regionale. Secondo gli ambientalisti, la Sentina deve rimanere fuori dalla logica della politica, che potrebbe pregiudicare quanto di buono è stato fatto in questi anni dal Comune di San Benedetto, dalla Direzione della Riserva (di cui fanno parte Legambiente, LIPU e Associazione Sentina) e dal suo Presidente. A partire dal 2004, dopo anni e anni di battaglie, le associazioni ambientaliste Legambiente e LIPU e l’attuale Presidente della Riserva, hanno ottenuto dalla Regione Marche il riconoscimento della Sentina come Riserva Naturale Protetta, attirando in questo modo dei sostanziosi finanziamenti e iniziando a compiere dei miglioramenti ambientali e un’attività di sensibilizzazione sulle potenzialità naturalistiche, turistiche ed anche economiche della zona. “La recente approvazione del progetto LIFE RescWe – dicono i responsabili delle Associazioni – ha ampiamente dimostrato che quel futuro che noi avevamo intravisto per la Sentina negli anni ’90, oggi si sta finalmente concretizzando. Il merito è del Comitato di Gestione e della Direzione che in questi anni hanno permesso di valorizzare l’area e di attirare cospicui finanziamenti. Tra le varie cose realizzate sotto la Direzione delle Associazioni, oltre al progetto LIFE, ricordiamo l’interramento delle linee elettriche all’interno della Riserva, la schermatura vegetale del depuratore, la rinaturalizzazione del Fosso Collettore e il restauro del Torrione Saraceno, la redazione del Piano di Gestione, la pulitura dell’area che si svolge da più di sedici anni (Puliamo il Mondo). Tutti interventi che stanno dando un volto nuovo alla Riserva e che possono realmente trasformare la zona Sentina in un volano economico per l’intero territorio Piceno".